C’ero anch’io in quel periodo lì preciso! Ma te eri tutto quello tatuato?Andrew ha scritto: ↑martedì 28 gennaio 2025, 20:59Ci sono stato nell agosto del 1993annibale ha scritto: ↑martedì 28 gennaio 2025, 19:45Io sono stato a Copenaghen negli anni '80, ai tempi di Christiania (per i più vecchi) e c'era pieno di gnocche da paura a cui piaceva darla a baffuti calabresi che erano lì a puppare il sussidio di disoccupazione di 800.000 lire al mese che all'epoca in Italia non le prendeva un operaio.fabbuio ha scritto: ↑martedì 28 gennaio 2025, 19:23
Perché quali altri sport famosi ci sono laggiù….il calcio è una sana e reale prospettiva per loro….pensa che al nord da loro in Norvegia in Finlandia sono paesi dove c’è il più alto numero di suicidi…..
Ci sono stato come esci da un gruppo di case arroccate ti ritrovi nel nulla e ti viene un angoscia da paura….un conto sono le città…..
Nei bei tempi andati del welfare nordico![]()
Che dire ..... tope assurde, birra come acqua, clima ideale (in estate)
CALCIOMERCATO 24/25
Moderatore: Pietrino
-
quante fie…. E mattonelle di fumo.
arenaromeo ha scritto: ↑martedì 28 gennaio 2025, 22:07 D'altra parte in un forum di vdm della topa se ne ragiona al massimo al trapassato remoto..
Mi sa che c’hai centrato pieno… C’erano dei personaggi assurdiannibale ha scritto: ↑mercoledì 29 gennaio 2025, 0:31Nel '94 Christiania era già diventata un covo di tossici e di nonni dei fiori.lulliotravallio ha scritto: ↑martedì 28 gennaio 2025, 23:40 Io a Cristiania ci sono stato nel lontano 1994 e anche se avevo il baffo da pornoattore degli anni '70, non me l'ha data nessuna...
Ma a parte gli scherzi e le battute grevi, io un concentrato di ragazze belle come a Copenaghen non l'ho visto da nessun altra parte e un po' di mondo l'ho girato.
In verità non c'entra un c@zzo col calciomercato. Scusate ma tutti 'sti danesi m'hanno smosso ricordi lontani.
Odio i tatuaggi, non ne hoBaraka ha scritto: ↑mercoledì 29 gennaio 2025, 9:09C’ero anch’io in quel periodo lì preciso! Ma te eri tutto quello tatuato?Andrew ha scritto: ↑martedì 28 gennaio 2025, 20:59Ci sono stato nell agosto del 1993annibale ha scritto: ↑martedì 28 gennaio 2025, 19:45
Io sono stato a Copenaghen negli anni '80, ai tempi di Christiania (per i più vecchi) e c'era pieno di gnocche da paura a cui piaceva darla a baffuti calabresi che erano lì a puppare il sussidio di disoccupazione di 800.000 lire al mese che all'epoca in Italia non le prendeva un operaio.
Nei bei tempi andati del welfare nordico![]()
Che dire ..... tope assurde, birra come acqua, clima ideale (in estate)quante fie…. E mattonelle di fumo.
![]()
Quando qui ne vedi una veramente bona, laggiù ne vedi una brutta.
Hanno una media spaventosamente alta.
Pisa pesa il pepe al papa
Me lo ricordo bene, io avevo un amico musicista americano collega, che avevo conosciuto due anni prima ad Amsterdam, che si era offerto di ospitarmi (perché si era sposato con una Danese), e mi presento un’amica di sua moglie… Si chiamava ClaudiaAndrew ha scritto: ↑mercoledì 29 gennaio 2025, 9:13Odio i tatuaggi, non ne ho
Quando qui ne vedi una veramente bona, laggiù ne vedi una brutta.
Hanno una media spaventosamente alta.
Stiamo scivolando nell'amarcord.....
Speriamo si concretizzi sto prostamol per tornare all attualita
Pisa pesa il pepe al papa
“Nel calcio il divertimento è il 30% e la fatica pure. Il restante 40% è la perdita e la riconquista della palla, cioè una grande rottura di coglioni”, Luciano Spalletti
La Danimarca ha un livello di benessere altissimo. Non solo materiale: sono considerati il popolo più felice al mondo. Sono colti, hanno un’istruzione di qualità, a Copenaghen viaggiano tutti in bici nonostante le temperature, hanno sportivi di grande livello, come i ciclisti, strutture che noi ce le possiamo sognare, velodromi, piste di pattinaggio e piste di atletica (ce n’è una che è considerata la più bella del mondo)… e ci stupiamo se sfornano anche calciatori boni? Sei milioni di abitanti e ci vanno via su una rota, come proporzione ancora meglio la Slovenia che ha alcuni fra gli sportivi migliori al mondo con due milioni di abitanti e a giudicare dai risultati pare che il 99% faccia sport seriamente (l’altro 1%lo fa lo stesso ma è svogliato e fa Mlakar di cognome). Concentrazione di fie altissima anche a Lubiana comunque. Vogliamo fare un paragone con i 60 milioni di italiani che non hanno più la fame per impegnarsi nello sport e uscire da situazioni di xxxxx ma neanche i soldi e le strutture per considerarsi un paese sportivamente avanzato (nonostante la pioggia di medaglie di alcune discipline tipo il nuoto)? Al sud ci sono i bambini più grassi d’Europa, bene che vada tirano due calci a un pallone (male, alla fine della fiera, come dimostrano i risultati) ma atleticamente la popolazione regredisce di anno in anno: sono sempre meno i ragazzini padroni del proprio corpo, in grado anche solo di camminare decentemente. Ben vengano i danesi, e ben vengano anche gli italiani di seconda generazione, quelli che per il colore della pelle non piacciono a tante persone; persone che prima di criticare dovrebbero chiedersi: ma io, i miei figli, i miei nipoti e parenti vari, tutti noi, siamo in grado di fare quello che fanno loro? Ci abbiamo neanche mai lontanamente provato?
Non importa scegliere il bene o il male, quanto il fatto di scegliere di volere. - S. Kierkegaard
Mlakar 1% è una perla da standing ovationFJ30 ha scritto: ↑mercoledì 29 gennaio 2025, 11:03 La Danimarca ha un livello di benessere altissimo. Non solo materiale: sono considerati il popolo più felice al mondo. Sono colti, hanno un’istruzione di qualità, a Copenaghen viaggiano tutti in bici nonostante le temperature, hanno sportivi di grande livello, come i ciclisti, strutture che noi ce le possiamo sognare, velodromi, piste di pattinaggio e piste di atletica (ce n’è una che è considerata la più bella del mondo)… e ci stupiamo se sfornano anche calciatori boni? Sei milioni di abitanti e ci vanno via su una rota, come proporzione ancora meglio la Slovenia che ha alcuni fra gli sportivi migliori al mondo con due milioni di abitanti e a giudicare dai risultati pare che il 99% faccia sport seriamente (l’altro 1%lo fa lo stesso ma è svogliato e fa Mlakar di cognome). Concentrazione di fie altissima anche a Lubiana comunque. Vogliamo fare un paragone con i 60 milioni di italiani che non hanno più la fame per impegnarsi nello sport e uscire da situazioni di xxxxx ma neanche i soldi e le strutture per considerarsi un paese sportivamente avanzato (nonostante la pioggia di medaglie di alcune discipline tipo il nuoto)? Al sud ci sono i bambini più grassi d’Europa, bene che vada tirano due calci a un pallone (male, alla fine della fiera, come dimostrano i risultati) ma atleticamente la popolazione regredisce di anno in anno: sono sempre meno i ragazzini padroni del proprio corpo, in grado anche solo di camminare decentemente. Ben vengano i danesi, e ben vengano anche gli italiani di seconda generazione, quelli che per il colore della pelle non piacciono a tante persone; persone che prima di criticare dovrebbero chiedersi: ma io, i miei figli, i miei nipoti e parenti vari, tutti noi, siamo in grado di fare quello che fanno loro? Ci abbiamo neanche mai lontanamente provato?
Mio primo ingresso a Christiania, 1981. Nonostante avessi 19 anni ci misi poco a capire alcune cose:
1) Le Danesi, quelle vere dell'epoca non quelle di oggi, erano bellissime ed estremamente disponibili.
2) Chistiania era un esperimento, fallito, di vita comune e sfociato in un mercato di stupefacenti a cielo aperto. Molto poco folkloristico, molto di tristemente anacronistico.
3) La droga la odiavo già, in tutte le sue declinazioni (ne avevo già visti diversi finire malissimo, compreso in via Pietrantina), da lì in poi diventò per me un tabù assoluto. E da lì non mi sono più smosso.
1) Le Danesi, quelle vere dell'epoca non quelle di oggi, erano bellissime ed estremamente disponibili.
2) Chistiania era un esperimento, fallito, di vita comune e sfociato in un mercato di stupefacenti a cielo aperto. Molto poco folkloristico, molto di tristemente anacronistico.
3) La droga la odiavo già, in tutte le sue declinazioni (ne avevo già visti diversi finire malissimo, compreso in via Pietrantina), da lì in poi diventò per me un tabù assoluto. E da lì non mi sono più smosso.
Il calcio consiste fondamentalmente in due cose. La prima: quando hai la palla, devi essere capace di passarla correttamente. La seconda: quando te la passano, devi saperla controllare. Se non la puoi controllare, tantomeno la puoi passare. Johan Cruijff