ULTRAS LIBERI - COME GUIDA LA NORD COME META LA GLORIA

io lo dico senza paura di esse ghiozzo: per me la gente non dovrebbe esprimere pubblicamente oipinioni, farebbe meglio figura. Belle le mì società represse, quando c'erano la paura ma anche la vergogna a dire cazzate pubbliche per il solo fatto di poterle dire...chi aveva qualcosa da dire, o anche chi pensava fosse giusto che tutti si esprimessero, lottava per affermare un principio: la gente (non "i cittadini", ma "la gente", spregiativo apposta) scrive perché può farlo. E il bello è che, senza un'idea, senza un barlume di ingegno, senza umiltà esprimono i loro inutili (inutili per la società: queste cose sono inutili) pensieri. E i politici, a loro volta senza idee, senza un barlume di ingegno, senza progettualità alcuna non fanno altro che assecondare i "bisogni" della gente. La gente esiste, la gente va educata, non assecondata: questo è il compito della politica, da sempre. In culo a "uno vale uno"...tutte cazzate.
Ciao

Marsan 2.0 ha scritto:io lo dico senza paura di esse ghiozzo: per me la gente non dovrebbe esprimere pubblicamente oipinioni, farebbe meglio figura. Belle le mì società represse, quando c'erano la paura ma anche la vergogna a dire cazzate pubbliche per il solo fatto di poterle dire...chi aveva qualcosa da dire, o anche chi pensava fosse giusto che tutti si esprimessero, lottava per affermare un principio: la gente (non "i cittadini", ma "la gente", spregiativo apposta) scrive perché può farlo. E il bello è che, senza un'idea, senza un barlume di ingegno, senza umiltà esprimono i loro inutili (inutili per la società: queste cose sono inutili) pensieri. E i politici, a loro volta senza idee, senza un barlume di ingegno, senza progettualità alcuna non fanno altro che assecondare i "bisogni" della gente. La gente esiste, la gente va educata, non assecondata: questo è il compito della politica, da sempre. In culo a "uno vale uno"...tutte cazzate.
Ciao

Condivido al 100%: la gente va rigovernata come le bestie, tanto mediamente non capisce una sega. E mi ci metto in mezzo pure io eh. Una come la Taverna andrebbe presa a garrini in faccia a giornate, altro che parlamento (e come lei un buon 75% dell'Italiani).

Detesto l'idea per cui tutti si possa fare tutto: non è vero un c@zzo, non solo è "naturalmente" falso, ma lo è anche "storicamente".
Quello che si può fare, semmai, è impegnarsi affinché anche chi non ha i mezzi - fisici, economici, culturali - possa non soltanto migliorare la propria posizione relativa, ma modificare o almeno incidere sulle gerarchie (quanto meno quelle economiche e culturali).
Conoscere il pensiero delle persone è un conto: conoscere quello che gli frulla in capo, sempre e comunque, è aberrante.

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ref=HRLV-2

allora, io lui non lo amo particolarmente: ma almeno prova a ragionare di qualcosa, che si sia d'accordo o meno.
Chi propone visioni complessive di come dovrebbe funzionare la società si espone alle critiche sicuramente più di chi apre bocca per dire cose di finto buon senso su problemi complicati: apprezzo lo sforzo, personalmente.

Apparte che è una stronzata, perché non è vero una sega che ha rimandato il ritorno. Quindi, continuate dell'altro a leggere quel troiaio di "giornale" che fa invidia a terreno e fazione. Ma poi deh, secondo questi, sarebbe andata nello spazio per fare propaganda a Renzi. La malattia cammina tra di noi.

Marsan 2.0 ha scritto:http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ref=HRLV-2

allora, io lui non lo amo particolarmente: ma almeno prova a ragionare di qualcosa, che si sia d'accordo o meno.
Chi propone visioni complessive di come dovrebbe funzionare la società si espone alle critiche sicuramente più di chi apre bocca per dire cose di finto buon senso su problemi complicati: apprezzo lo sforzo, personalmente.

Io a Latouche come economista gli voglio bene, e continuo a pensà che "l'invenzione dell'economia" sia una pietra angolare della rilettura della storia. Ma deh, a questo punto posso solo pensà che s'è rincoglionito del tutto. Una volta ci provava a mettere insieme due concetti, a parlare delle storture sociali, oramai campa solo di slogan. E infatti, appena ha perso la brocca è diventato anche lui una bandiera del grillismo.

Brace ha scritto:la decrescita felice non è una teoria, è una realtà che si sta consolidando anno dopo anno. Non ci vuole nè statisti nè economisti nè tantomeno quel fanatico di Beppegrillo per capirlo. Ci siamo sopravvalutati per troppo tempo, come il Piza, e ora ne traiamo le giuste e dovute conseguenze. Piano piano (ci vorrà qualche lustro ma la strada è intrapresa) torneremo alla vita che facevano i nostri nonni, che era una vita fatta di fatica e privazioni ma comunque dignitosa, nella quale si viveva in grandi nuclei familiari con tanti prati su cui correre felici e poche playstation, coi ragazzi che rincorrevano le lucertole nelle fosse invece degli Invizimals sulla realtà aumentata.
Dispiace per chi non è d'accordo, ma è così.

Ecco Brace, è qui che sbagli, con tutto il rispetto. Le opinioni si devono adattarea ai fatti, non viceversa. I fatti sono questi: le città vanno forte, dalla campagna la gente scappa, rispetto al 1990 ci sono 1 miliardo di poveri in meno (e questo nonostante la popolazione sia cresciuta di 1 miliardo e che la soglia di povertà sia stata aumentata del 25%), varie malattie che 10 anni fa (non un secolo) erano endemiche ora sono del tutto scomparse, la poliomelite che 60 anni fa riduceva in sedia a rotelle anche il presidente degli usa oggi non esiste più, kaput, finita grazie a una mega-campagna di vaccinazioni pagata da bill gates (pensa te), non c'è una guerra in Europa da 70 anni, ed è bastato aprire le dogane.

Questi sono i fatti: il capitalismo ha perso? Ma anche no. Il capitalismo è ingiusto? Questo probabilmente sì, per cui ragioniamone. Ma ragioniamone, non spariamo verità incontrovertibili basate su sporadici episodi e sensazioni annusate nell'orto di casa.

Il mondo globalizzato - e sempre più popolato - non si presta a un'interpretazione univoca dei mutamenti socio-economici in atto. E' vero che è aumentato il reddito medio in paesi (come la Cina, l'India, il Brasile e qualche stato africano) considerati del secondo e del terzo mondo, quando ancora andavano queste etichette. Ma è anche vero che le diseguaglianze di reddito - sia all'interno di questi paesi, sia all'interno dei paesi del vecchio primo mondo - si sono ulteriormente ampliate. Piuttosto, non si osserva in nessuna area del pianeta un'estensione dei diritti sociali (tralsciando quelli civili e politici), anzi, è semmai vero che si assiste ovunque a un arretramento sul piano del godimento e dell'esercizio di tali diritti. Chi sostiene che i diritti sociali, in occidente, fossero sostenuti e sostenibili solamente grazie allo sfruttamento delle altre aree del globo dice solo una mezza verità. Non a caso questa visione - che è di matrice neo-marxista - condivide con il pensiero liberista l'idea per cui soltanto processi sostenuti e continui di crescita possano migliorare i livelli di vita (intesi soltanto come livelli salariali) dei cittadini. Ecco, qui sta il punto: l'identificazione del miglioramento dei livelli di benessere con i soli incrementi salariali. Dalla critica a questo assunto è necessario anche a mio avviso ripartire, in primo luogo a livello culturale, per modificare il paradigma dominante legato a concetti quali crescita e produttività e per rivalutare, da un'altra prospettiva, concetti quali competizione e competitività.

Brace ha scritto:Eh?

nulla, ho visto passà un biacco e ho perso il capo

ma fate a chi ce l'ha più lungo???

certo un si pole più fà un ragionamento, su questo sito!