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Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 18:36
da sirjodic
La Francia è ripartita oggi, con qualche problemini tecnico e con divisione in zone verdi e rosse in base ai diversi dati sul contagio:
https://www.repubblica.it/esteri/2020/0 ... P5-S1.8-T1

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 22:23
da ghiozzobaldi
https://primabergamo.it/cronaca/qualcun ... -del-1970/
Al tempo non ci furono gli arresti domiciliari

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 22:44
da djakomo
DPS74 ha scritto: lunedì 11 maggio 2020, 16:23
djakomo ha scritto: venerdì 8 maggio 2020, 2:48 No che non è chiaro.
Non è chiaro perché mi continui a ritirare fuori l'Italia e la sua protezione civile. Io ti sto chiedendo di commentare QUESTO grafico, non quello che tu forse hai visto da qualche altra parte. I dati ISTAT (non aggiornati alle ultime settimane) te li ho linkati un paio di settimane fa. Mi dici che non ti fidi dell'ISTAT. OK. Dell'Office for National Statistics britannico ti fidi? Posso chiederti allora di cosa ti fidi?
Sei ossessionato dal rapporto morti/contagiati... bene, se anche i contagiati sono milioni, cosa cambia sull'enormità dello scarto settimanale dei morti? Chi ha detto che la mortalità di un'epidemia debba essere lineare? Spesso le evoluzioni naturali delle specie seguono andamenti esponenziali... sai quelle curve che per x da meno infinto a zero non riescono a crescere più che fra zero e uno, e poi quando la x supera lo 0 schizzano su come n^x?
Secondo il tuo ragionamento se non si muore ad Ottobre non si può morire a Febbraio. Allora torno a richiedere... questo picco britannico è dovuto alla depressione?
Se poi mi chiedi se chiudere tutto sia la soluzione giusta, allora possiamo ragionare. E' una domanda a cui credo nessuno sappia dare risposta. Io dico che nel dubbio preferisco farlo, perché per te 20mila morti sembrano non essere abbastanza per reagire ma a molte altre persone paiono una cifra terribile e inaccettabile.
A meno che - e qui arriva il vero punto - non si pensi che in fondo sì, sono morti... ma son sempre dei vecchi di xxxxx per cui non vale la pena fermare tutto per tre mesi
Al di là delle cifre (e sai che 20 mila morti di virus non ci sono.....sono morti di altro ma ognuno su questo la pensa come gli pare. Il dato rimane: i medici hanno avuto l'ordine di scrivere COVID nei certificati di morte...), le statistiche mi devono spiegare come mai paesi in cui misure non estreme come le nostre hanno avuto meno morti e meno infetti. Portogallo SLovacchia Svezia Germania ecc....sicuramente non hanno avuto misure così restrittive, dove sono migliaia di morti come da noi? Poi dimenticate sempre un piccolo particolare: anche se non come causa primaria, il virus contribuisce alla morte di persone debilitate esattamente come l'influenza. La pandemia non esiste (finta come quelle del passato, che forse vi siete dimenticati), ci sono pandemie vere che però non interessano a nessuno, tipo i milioni di morti di fame in Africa ogni anno, i malati di HIV sempre in Africa (a milioni e centinaia di migliaia di morti), milioni di alcolizzati, diabetici, malati di cancro. Il problema è che non infettano e non riempiono le terapie intensive, quindi non sono pandemie. Concetto assurdo quanto il capo dell'OMS che ha stabilito queste idiozie criminogene.
Saluti "terrapiattisti".
Lascio perdere la seconda parte ("ci sono emergenze peggiori") perché magari è pure vero, però i problemi si affrontano quando emergono e non necessriamente per ordine di gravità. Ci sono problemi molto maggiori che riaprire le seconde case o far ripartire i campionati di calcio, però qualcuno giustamente si occupa di queste cose. So benissimo che l'alcolismo e il diabete ammazzano quanto e più di un virus. Il problema è che ora siamo di fronte A UN PICCO. Un picco di mortalità per definizione manda in crisi un sistema sanitario. Per un sistema, così come per un motore, non c'è nulla di peggio di un'anomalia che mandi in crisi il regime (in senso meccanico). Lo vogliamo affrontare questo picco che ti manda in tilt il sistema sanitario?
E' già la seconda volta che mi chiedo (e vi chiedo) come mai la parola "pandemia" crei questo disturbo. D'accordo, non chiamiamola così, chiamiamola Emergenza. C'è un'emergenza che ha accomunato Cina, Corea, Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e (più lievemente) Canada, Germania e Giappone. Mi pare sia un problemuccio non da nulla. Ho piacere che ci siano paesi in cui non si sia manifestata con altrettanta virulenza, però Portogallo e Slovacchia non rappresentano un contraltare così simmetrico a Spagna o UK.
Tra i fattori decisivi per la diffusione e l'intensità mi pare si possano evidenziare: a) l'interconnessione e i traffici, in particolare con le zone di origine del virus (la Cina). b) la densità abitativa. c) l'età media e le differenze sociali. Tutte caratteristiche guarda caso presenti nei paesi più colpiti (tranne l'età media cinese). Non ho dubbi che in assenza di un ceppo locale, paesi meno popolati, meno interconnessi, meno trafficati, meno diseguali possano combattere l'emergenza con misure meno drastiche (fermo restando che la Svezia sta comunque pagando in termini di morti rispetti ai vicini finlandesi o norvegesi). Però se le condizioni slovacche o svedesi sono diverse da quelle francesi o italiane, mi pare banale che le misure di contrasto siano diverse. Qualcosa vorrà dire se gli inglesi facevano tanto gli ironici e gli sbruffoni nei confronti degli italiani pigri, e poi sono stati costretti ad adottarein extremis le nostre stesse misure? La settimana di ritardo gli è costata cara, mi pare evidente.
E poi, per l'ennesima volta... 30mila morti (non 20mila) non sono tutti di virus. OK, così come allora non si muore di tumore o di diabete, ma solo di arresto cardiaco? Ti ripeto, in 15 giorni c'è uno scarto di 22mila morti in più: non sarà tutto per il virus, perché ci sono le mancate cure per tutte le altre concause. Ma queste cure mancate sono comunque una conseguenza di un sistema sanitario sotto stress! Se non lo vogliamo mandare sotto stress, ignoriamo completamete questi morti in eccesso e tiriamo avanti come non stesse succedendo nulla. Al di là del cinismo di questo atteggiamento, ti rendi conto di questo cosa avrebbe comportato in Lombardia o in Emilia? Io continuo a non comprendere il perché di fronte a un'emergenza del genere avremmo dovuto fare spallucce dicendo "ci sono problemi maggiori"; continuo a non conprendere perché si debba minimizzare, perché non si possa affrontare un'emergenza senza vederci torbide manovre. E non perché io sia tanto ingenuo da non sapere quante torbide manovre ci siano su tutti gli aspetti della vita, sia chiaro

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 22:54
da djakomo
ghiozzobaldi ha scritto: lunedì 11 maggio 2020, 22:23 https://primabergamo.it/cronaca/qualcun ... -del-1970/
Al tempo non ci furono gli arresti domiciliari
Forse perché 5mila non è 30mila? Forse perché 5mila sparsi in un territorio siano diversi da concentrati soprattutto in una regione?
Inoltre fare un ragionamento del genere è come dire che siccome anni fa non si prendevano contromisure sulla sicurezza sul lavoro, oggi non ci dovrebbero essere proteste o richieste di miglioramento perché "un tempo si moriva comunque e non si faceva tanto puzzo".
Poi oh... "arresti domicilari". Le parole vanno usate con cognizione: farsi due mesi di limitata vita sociale è una cosa un po' diversa di essere agli arresti domiciliari.
Tu avresti fatto spallucce, immagino. T'importa una sega se a qualche chilometro succede il putifierio? TI sfiora mai il dubbio che forse certe misure potrebbero servire anche ad evitare che quel putiferio arrivi alle porte di casa tua?

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 23:03
da easy
Forse più che gli arresti domiciliari peseranno le centinaia di migliaia di attività chiuse e quindi gente senza lavoro, povertà, debiti e miseria, relazioni sociali devastate, famiglie divise, una generazione intera di bambini e ragazzi provati nella psiche probabilmente qualcuno in modo serio ed irreversibile, società incattivita e divisa ecc ecc diciamo che al di là dei poveretti che non ce l'hanno fatta e ai quali tutti dovremmo rivolgere sempre il primo pensiero ricordando questo periodo infausto, diciamo che sono stati qualcosa in più di due mesi di arresti domiciliari.

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 23:12
da easy
E comunque in Lombardia, dato di ora, cura col plasma si è passati da un decesso atteso ogni malati gravi, uno ogni sedici. Però dobbiamo vedere, dobbiamo indagare, dobbiamo testare, ci vuole le prove scientifiche. Ci vuole che siete degli assassini e la dovrete pagare, e lo ribadisco con forza.

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 23:12
da easy
Ogni 6 malati contro ogni 16

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 23:14
da Andrew
djakomo ha scritto: lunedì 11 maggio 2020, 22:44
DPS74 ha scritto: lunedì 11 maggio 2020, 16:23
djakomo ha scritto: venerdì 8 maggio 2020, 2:48 No che non è chiaro.
Non è chiaro perché mi continui a ritirare fuori l'Italia e la sua protezione civile. Io ti sto chiedendo di commentare QUESTO grafico, non quello che tu forse hai visto da qualche altra parte. I dati ISTAT (non aggiornati alle ultime settimane) te li ho linkati un paio di settimane fa. Mi dici che non ti fidi dell'ISTAT. OK. Dell'Office for National Statistics britannico ti fidi? Posso chiederti allora di cosa ti fidi?
Sei ossessionato dal rapporto morti/contagiati... bene, se anche i contagiati sono milioni, cosa cambia sull'enormità dello scarto settimanale dei morti? Chi ha detto che la mortalità di un'epidemia debba essere lineare? Spesso le evoluzioni naturali delle specie seguono andamenti esponenziali... sai quelle curve che per x da meno infinto a zero non riescono a crescere più che fra zero e uno, e poi quando la x supera lo 0 schizzano su come n^x?
Secondo il tuo ragionamento se non si muore ad Ottobre non si può morire a Febbraio. Allora torno a richiedere... questo picco britannico è dovuto alla depressione?
Se poi mi chiedi se chiudere tutto sia la soluzione giusta, allora possiamo ragionare. E' una domanda a cui credo nessuno sappia dare risposta. Io dico che nel dubbio preferisco farlo, perché per te 20mila morti sembrano non essere abbastanza per reagire ma a molte altre persone paiono una cifra terribile e inaccettabile.
A meno che - e qui arriva il vero punto - non si pensi che in fondo sì, sono morti... ma son sempre dei vecchi di xxxxx per cui non vale la pena fermare tutto per tre mesi
Al di là delle cifre (e sai che 20 mila morti di virus non ci sono.....sono morti di altro ma ognuno su questo la pensa come gli pare. Il dato rimane: i medici hanno avuto l'ordine di scrivere COVID nei certificati di morte...), le statistiche mi devono spiegare come mai paesi in cui misure non estreme come le nostre hanno avuto meno morti e meno infetti. Portogallo SLovacchia Svezia Germania ecc....sicuramente non hanno avuto misure così restrittive, dove sono migliaia di morti come da noi? Poi dimenticate sempre un piccolo particolare: anche se non come causa primaria, il virus contribuisce alla morte di persone debilitate esattamente come l'influenza. La pandemia non esiste (finta come quelle del passato, che forse vi siete dimenticati), ci sono pandemie vere che però non interessano a nessuno, tipo i milioni di morti di fame in Africa ogni anno, i malati di HIV sempre in Africa (a milioni e centinaia di migliaia di morti), milioni di alcolizzati, diabetici, malati di cancro. Il problema è che non infettano e non riempiono le terapie intensive, quindi non sono pandemie. Concetto assurdo quanto il capo dell'OMS che ha stabilito queste idiozie criminogene.
Saluti "terrapiattisti".
Lascio perdere la seconda parte ("ci sono emergenze peggiori") perché magari è pure vero, però i problemi si affrontano quando emergono e non necessriamente per ordine di gravità. Ci sono problemi molto maggiori che riaprire le seconde case o far ripartire i campionati di calcio, però qualcuno giustamente si occupa di queste cose. So benissimo che l'alcolismo e il diabete ammazzano quanto e più di un virus. Il problema è che ora siamo di fronte A UN PICCO. Un picco di mortalità per definizione manda in crisi un sistema sanitario. Per un sistema, così come per un motore, non c'è nulla di peggio di un'anomalia che mandi in crisi il regime (in senso meccanico). Lo vogliamo affrontare questo picco che ti manda in tilt il sistema sanitario?
E' già la seconda volta che mi chiedo (e vi chiedo) come mai la parola "pandemia" crei questo disturbo. D'accordo, non chiamiamola così, chiamiamola Emergenza. C'è un'emergenza che ha accomunato Cina, Corea, Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e (più lievemente) Canada, Germania e Giappone. Mi pare sia un problemuccio non da nulla. Ho piacere che ci siano paesi in cui non si sia manifestata con altrettanta virulenza, però Portogallo e Slovacchia non rappresentano un contraltare così simmetrico a Spagna o UK.
Tra i fattori decisivi per la diffusione e l'intensità mi pare si possano evidenziare: a) l'interconnessione e i traffici, in particolare con le zone di origine del virus (la Cina). b) la densità abitativa. c) l'età media e le differenze sociali. Tutte caratteristiche guarda caso presenti nei paesi più colpiti (tranne l'età media cinese). Non ho dubbi che in assenza di un ceppo locale, paesi meno popolati, meno interconnessi, meno trafficati, meno diseguali possano combattere l'emergenza con misure meno drastiche (fermo restando che la Svezia sta comunque pagando in termini di morti rispetti ai vicini finlandesi o norvegesi). Però se le condizioni slovacche o svedesi sono diverse da quelle francesi o italiane, mi pare banale che le misure di contrasto siano diverse. Qualcosa vorrà dire se gli inglesi facevano tanto gli ironici e gli sbruffoni nei confronti degli italiani pigri, e poi sono stati costretti ad adottarein extremis le nostre stesse misure? La settimana di ritardo gli è costata cara, mi pare evidente.
E poi, per l'ennesima volta... 30mila morti (non 20mila) non sono tutti di virus. OK, così come allora non si muore di tumore o di diabete, ma solo di arresto cardiaco? Ti ripeto, in 15 giorni c'è uno scarto di 22mila morti in più: non sarà tutto per il virus, perché ci sono le mancate cure per tutte le altre concause. Ma queste cure mancate sono comunque una conseguenza di un sistema sanitario sotto stress! Se non lo vogliamo mandare sotto stress, ignoriamo completamete questi morti in eccesso e tiriamo avanti come non stesse succedendo nulla. Al di là del cinismo di questo atteggiamento, ti rendi conto di questo cosa avrebbe comportato in Lombardia o in Emilia? Io continuo a non comprendere il perché di fronte a un'emergenza del genere avremmo dovuto fare spallucce dicendo "ci sono problemi maggiori"; continuo a non conprendere perché si debba minimizzare, perché non si possa affrontare un'emergenza senza vederci torbide manovre. E non perché io sia tanto ingenuo da non sapere quante torbide manovre ci siano su tutti gli aspetti della vita, sia chiaro
Perdonami Giacomo, ma hai visto report stasera ?

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 23:18
da Marsan 4.0
'Aiale mi tocca dà ragione a Djakomo, che lavori!
A parte gli scherzi: è difficile trovare un equilibrio, nella società contemporanea, nell'interpretazione dei fenomeni. Perché alcuni fenomeni vengono amplificati a dismisura, per questioni prettamente politiche ed economiche: è il caso dell'immigrazione, tutti a stracciarsi le vesti per i barconi quando l'80% dei migranti arriva via terra, spesso con regolare permesso/visto (che poi scade). Poi arriva una una pandemia, o chiamatela come volete, che mette a dura prova la tenuta dei sistemi sanitari di più Paesi - tra l'altro è un caso da manuale di 'sistemi massimamente differenti', che differiscono cioè per un elevato numero di variabili tranne 1 (l'inadeguatezza dei servizi sanitari) che spiega la scarsa varianza dei valori della variabile dipendente (i contagi e/o le terapie intensive e/o i morti, ce n'è più d'una in realtà) - e che viene banalizzata, perché in realtà il virus è meno letale di altri, perché i dati non sono chiari ecc. ecc..
Sull'immigrazione, che è sostanzialmente un non-problema in termini di impatto sulla vita reale delle persone dei paesi riceventi, che è cioè fumo negli occhi del cittadino medio (perché i dibattiti sono ridicoli, non perché i flussi di persone che fuggono da contesti dove non hanno grandi aspettative di vita non sia un problema), si formulano i teoremi più fantasiosi: dal complotto capitalista finanziato da Soros ai piani Kalergi. Il problema è che lo stesso si fa su tutte le altre questioni, Covid19 compreso, perché ormai non ci sono filtri interpretativi che non offrano unicamente interpretazioni iper-semplificate (e, soprattutto, indimostrabili) dei fenomeni. E anche quando è abbastanza evidente che il problema esista 'davvero' si fa fatica ad accettarlo.

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 23:48
da djakomo
easy ha scritto: lunedì 11 maggio 2020, 23:03 Forse più che gli arresti domiciliari peseranno le centinaia di migliaia di attività chiuse e quindi gente senza lavoro, povertà, debiti e miseria, relazioni sociali devastate, famiglie divise, una generazione intera di bambini e ragazzi provati nella psiche probabilmente qualcuno in modo serio ed irreversibile, società incattivita e divisa ecc ecc diciamo che al di là dei poveretti che non ce l'hanno fatta e ai quali tutti dovremmo rivolgere sempre il primo pensiero ricordando questo periodo infausto, diciamo che sono stati qualcosa in più di due mesi di arresti domiciliari.
Easy, sii onesto.
Le relazioni sociali sono state devastate dal virus oppure da anni ed anni di indifferenza se non a volte di ostilità reciproca? Sono state devastate di più da uno schifo che ci ha costretto a separarci fisicamente per due mesi oppure dal sapersi parlare ormai più via internet che di persona?
I bambini sono stati provati nella psiche dal virus, senz'altro. Ma dal vivere immersi nei telefonini no? Dallo sfarsi di pornografia sempre più deprimente? Dalla perdita del valore sociale della cultura?
L'incattivimento della società dipende dal virus? Sicuro? Prima di Marzo non esistevano gli insulti online, il revenge porn, gli uomini che ammazzano le compagne? Non esisteva il continuo dividersi fra "noi" e gli "altri" senza capacità di immedesimarsi?
La divisione delle famiglie è stata grave. Ma la famiglia è in crisi da decenni, sia nella coppia che nel rapporto coi figli.
Io non attribuisco tutte questo ad un virus, casomai è il contrario: le conseguenze di due mesi così sono tanto peggiori perché è il tessuto precedente che era al limiti del marciume. Una società sana esce dalle catacombe più forte di prima, noi ci siamo entrati con alle spalle un percorso fetido che questo lockdown ha solo evidenziato. Ci piace (al solito) scaricarne le colpe sulle cause esterne, ma se una società non riesce ad uscire con un minimo di forza, di soliedarietà e di ottimismo da questa situazione... beh, forse un po' di colpa nostra la è

Re: coronavirus

Inviato: lunedì 11 maggio 2020, 23:53
da djakomo
Andrew ha scritto: lunedì 11 maggio 2020, 23:14 Perdonami Giacomo, ma hai visto report stasera ?
No. Un po' perché non ho la TV, un po' perché ad ora avrei voglia di tutto tranne che sentir parlare di virus.
Fammi un riassunto, ma spero che non ci sia l'idea che la situazione attuale sia stata voluta da qualcuno.
Perché mi va bene tutto, ma il motivo che possa spingere qualcosa o qualcuno ad imboccare volutamente la strada della crisi economica e sociale proprio non lo vedo. Responsabilità ce ne saranno a bizzeffe, disegni criminali onestamente non lo credo.
Poi oh... forse sarò troppo rilassato, che ti devo dire