IVANO69 ha scritto: ↑lunedì 4 maggio 2020, 20:12
Ci sta benissimo che il virus abbia una mortalità inferiore a una normale influenza.
Ma questo, e credo si possa non essere smentiti, dagli organi ufficiali non è mai stato messo in discussione.
Sin dall'inizio è stato però affermato che ha una propagazione molto maggiore di qualsiasi altro virus (basta vedere cosa è successo nel mondo in pochi mesi aldifuori anche di stagioni e climi "influenzali"; cito ancora l'india, che a scanso delle notizie ufficiali, proprio oggi una mia collega che si trova nella città dove mi trovavo io mi ha detto che in un giorno, nel quartiere dove si trova lei sono stati comunucati 14 positivi ed hanno letteralmente circondato l'area con l'esercito prelevando altra gente di forza, notizia che non appare nemmeno sul quotidiano locale; per chi non lo sapesse, in india ci sono 45 gradi in questa stagione e si arriverà anche a 48-50)
questa "facile" propagazione mette a serio rischio la struttura sanitaria.
Quindi, ciò che dicono in giappone è corretto, ma non risolve il problema se non per quella marea di beoti che crede sia la peste bubbonica (e non credo l'abbia detto neanche Burioni, per dire); ciononostante prenderla in coglionella significa un'altra Lombardia, in pochissimo tempo.
Infine, sicuramente è meno pericolosa di una influenza, ma 160 morti fra i medici in due mesi, sinceramente una influenza non li ha mai causati.
Andrea, approfitto quotando il tuo perche hai colto entrambe le sfumature ed hai descritto bene la problematica, cosi come Annibale.
Guarda, anche solo leggendo 3-4 articoli linkati qua, tutti con interviste a grandi nomi di illustri professionisti del settore, di cui anche un nobel, si puó notare come vi siano opinioni diametralmente opposte.
Chi vorrá credere al nobel, si sará messo nella testa che é un virus uscito da un laboratorio, modificato e che dopo aver fatto parecchi danni é destinato ad autoannientarsi a breve.
Chi vorrá credere all'italiano prima fisico, poi statistico, poi esperto di epidemie, nonché maestro in modelli scientifici di ricostruzione e comportamento dei dati, si sará messo nella testa che riaprendo tutto, entro giugno avremmo avuto 150mila in terapia intensiva 500 mila nuovo contagi e centinaia di migliaia di morti entro gennaio.
Chi per concludere , vorrá credere allo studio cinese, si sará messo nella testa che su 7 miliardi e mezzo di popolazione terrestre , 8 miliardi hanno giá contratto la malattia od in maniera asintomatica o leggera e quindi i morti nel complesso e le terapie intensive sono solo fisiologiche e con una percentuale pari allo 0,00000000000000000001 per cento...praticamente meno danni di un banale raffreddore.
Io che invece ho fatto solo il Caramba e non potendo certo paragonare i miei studi in medicina a quelli di questi illustri personaggi, cerco di riflettere con la mia testa (sempre che funzioni), e posso provar a darmi delle conclusioni, che non hanno certo valore scientifico ma sono solo prettamente personali.
Ecco, secondo me sembrano versioni talmente diametralmente opposte e quindi per questo, un pó estreme, perché da passare se apriamo tutto 150 mila in terapia intensiva in un mese , a se apriamo tutto non succede nulla perché i numeri sono da banale influenza, per finire , é fatto in laboratorio quindi svanirá nel nulla ce ne corre.
La veritá é che, da quando sono nato 51 anno fá ad oggi, non c'e mai stata un emergenza mondiale a livello sanitario di queste proporzioni che abbia portato a congestionare cosi in breve termine gli ospedali, a far collassare il sistema sanitario ed ad occupare 4200 di terapia intensiva nello stesso periodo nella sola Italia. Chiamatela banale influenza, chiamatelo virus dell'hiv modificato, chiamatelo covid, chiamatelo ancje cocorico se vi fá piacere, ma questi dati ci sono stati. Poi se i malati sono sottostimati, sovrastimati, i morti dovuti al covid o concausa del covid , poco interessa. Le terapie intensive si erano congestionate , e il processo inverso é avvenuto solo grazie al blocco, altrimenti i risultati sarebbero stati diversi.
Quanto diversi non lo só, non sta a me deciderlo, lo vedremo dopo il 19 dove un periodo di parziale riapertura. Tutti ci auguriamo, io in primis , che i numeri per allora siano ancora in calo, sarebbe un gran risultato , e sopratutto potrei riiniizare a muovermi dopo 2 mesi e mezzo in cui sono praticamente recluso rispettando come da mio costume le regole. Peró per cortesia che per quella data, vi sia un pó piú di equilibrio da questi luminari, basterebbe anche solo una via di mezzo tra, tutti morti entro gennaio, o tutti in spiaggia che la banale influenza é passata. Chiedo troppo? Forse si, lo capisco