coronavirus
Moderatore: Pietrino
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Non credo, no. Penso molto più semplicemente si sono infettati una marea di persone, tot volte di più di quante siano riusciti a testarne.
Non mi sembra che ci siano grosse novità, che gli infettati siano molti ma molti di più di quelli ufficiali ormai è più di un'ipotesi, anche se dati ufficiali ancora non ci sono.easy ha scritto: ↑lunedì 4 maggio 2020, 15:36 Si affretteranno a smentire anche questo:
https://www.lastampa.it/esteri/2020/05/ ... 1.38801430
Piuttosto io noto sempre di più la formazione di due schieramenti nell'informazione: quelli che bisogna sta a casa per forza e quelli che bisogna usci' per forza. Questo alla fine nuoce gravemente alla credibilità delle notizie che vengono costantemente rivoltate nell'uno o nell'altro senso.
“Nel calcio il divertimento è il 30% e la fatica pure. Il restante 40% è la perdita e la riconquista della palla, cioè una grande rottura di coglioni”, Luciano Spalletti
Annibale, non credo sia una guerra di schieramenti. Penso invece che abbiano ragione coloro che sostengono che dai maggiori esperti in materia in Italia, ci si sarebbe aspettato un lavoro più serio, forse più complesso, sicuramente con prese di responsabilità maggiori, per salvaguardare intanto le fasce più colpite dalla malattia (anziani e malati) che per paradosso sono state lasciate allo sbando, garantendo invece a coloro che devono mantenere la famiglia e la nazione sì una sicurezza sanitaria ma al contempo non mandare tutto in malora. Invece dall'inizio dell'epidemia si son sentite solo cavolate successivamente totalmente ritrattate (l'epidemia non arriverà mai in Italia, le mascherine non servono a niente, non esistono cure se non il vaccino, non si può stare all'aria aperta perchè il virus viaggia nell'aria attaccato alle particelle di inquinamento (??), chi si negativizza potrebbe ri-positivizzarsi ecc ecc ecc), solo e soltanto sentenze allarmistiche e allarmanti, tutto per deresponsabilizzarsi, con toni e in ambiti tra l'altro più da talkshow che seria scienza, e il tutto per non mandare in tilt un sistema sanitario ormai da terzo mondo, e per discolparsi sui danni provocati. Io la vedo più così. Sicuramente però mi sbaglierò.
Io oggi ho perso fiducia in una soluzione abbastanza rapida: gente a giro senza mascherina, bimbi a giocare per strada e anziani sulle panchine a chiacchierare (parlo di Pontedera zona corso), tra un mese rischiamo di doverci rintanare ancora in casa.
Mi sto anche convincendo che forse ci meritiamo l'estinzione...
Mi sto anche convincendo che forse ci meritiamo l'estinzione...
Se vuoi sapere come è fatto il leone chiedi a un livornese di spiegarti un gatto
Ot: su RaiSport durante Memory ho visto qualche parata di Annibale
... Sconfitta del Pisa a Napoli .

Non può sempre piovere (cit.)
occosè Memory?martino pisano ha scritto: ↑lunedì 4 maggio 2020, 19:23 Ot: su RaiSport durante Memory ho visto qualche parata di Annibale... Sconfitta del Pisa a Napoli .
lo voglio vedè anch'io!
“Nel calcio il divertimento è il 30% e la fatica pure. Il restante 40% è la perdita e la riconquista della palla, cioè una grande rottura di coglioni”, Luciano Spalletti
A me invece sembra che la questione ormai si affronti più da partigiani di una tesi (tutti in casa) o dell'altra (liberi tutti) e lo dico con amarezza. Il dibattito più che sulla sostanza delle cose si sta orientando sempre più su recriminazioni, accuse, rancori, caccia alle streghe perdendo di vista un confronto serio su come fare in modo che non succeda più una cosa del genere. Questo sia da parte dei politici che (volenti o nolenti) ci rappresentano sia da parte dell'opinione pubblica. Stamani sono stato in coda alla posta per un'oretta e ho sentito discorsi agghiaccianti, mi sembra che la situazione stia prendendo la piega di un "tutti contro tutti" in cui ognuno cerca di scaricare la propria rabbia su qualcuno, il che non porta a niente di buono.easy ha scritto: ↑lunedì 4 maggio 2020, 17:31 Annibale, non credo sia una guerra di schieramenti. Penso invece che abbiano ragione coloro che sostengono che dai maggiori esperti in materia in Italia, ci si sarebbe aspettato un lavoro più serio, forse più complesso, sicuramente con prese di responsabilità maggiori, per salvaguardare intanto le fasce più colpite dalla malattia (anziani e malati) che per paradosso sono state lasciate allo sbando, garantendo invece a coloro che devono mantenere la famiglia e la nazione sì una sicurezza sanitaria ma al contempo non mandare tutto in malora. Invece dall'inizio dell'epidemia si son sentite solo cavolate successivamente totalmente ritrattate (l'epidemia non arriverà mai in Italia, le mascherine non servono a niente, non esistono cure se non il vaccino, non si può stare all'aria aperta perchè il virus viaggia nell'aria attaccato alle particelle di inquinamento (??), chi si negativizza potrebbe ri-positivizzarsi ecc ecc ecc), solo e soltanto sentenze allarmistiche e allarmanti, tutto per deresponsabilizzarsi, con toni e in ambiti tra l'altro più da talkshow che seria scienza, e il tutto per non mandare in tilt un sistema sanitario ormai da terzo mondo, e per discolparsi sui danni provocati. Io la vedo più così. Sicuramente però mi sbaglierò.
“Nel calcio il divertimento è il 30% e la fatica pure. Il restante 40% è la perdita e la riconquista della palla, cioè una grande rottura di coglioni”, Luciano Spalletti
Ci sta benissimo che il virus abbia una mortalità inferiore a una normale influenza.
Ma questo, e credo si possa non essere smentiti, dagli organi ufficiali non è mai stato messo in discussione.
Sin dall'inizio è stato però affermato che ha una propagazione molto maggiore di qualsiasi altro virus (basta vedere cosa è successo nel mondo in pochi mesi aldifuori anche di stagioni e climi "influenzali"; cito ancora l'india, che a scanso delle notizie ufficiali, proprio oggi una mia collega che si trova nella città dove mi trovavo io mi ha detto che in un giorno, nel quartiere dove si trova lei sono stati comunucati 14 positivi ed hanno letteralmente circondato l'area con l'esercito prelevando altra gente di forza, notizia che non appare nemmeno sul quotidiano locale; per chi non lo sapesse, in india ci sono 45 gradi in questa stagione e si arriverà anche a 48-50)
questa "facile" propagazione mette a serio rischio la struttura sanitaria.
Quindi, ciò che dicono in giappone è corretto, ma non risolve il problema se non per quella marea di beoti che crede sia la peste bubbonica (e non credo l'abbia detto neanche Burioni, per dire); ciononostante prenderla in coglionella significa un'altra Lombardia, in pochissimo tempo.
Infine, sicuramente è meno pericolosa di una influenza, ma 160 morti fra i medici in due mesi, sinceramente una influenza non li ha mai causati.
Ma questo, e credo si possa non essere smentiti, dagli organi ufficiali non è mai stato messo in discussione.
Sin dall'inizio è stato però affermato che ha una propagazione molto maggiore di qualsiasi altro virus (basta vedere cosa è successo nel mondo in pochi mesi aldifuori anche di stagioni e climi "influenzali"; cito ancora l'india, che a scanso delle notizie ufficiali, proprio oggi una mia collega che si trova nella città dove mi trovavo io mi ha detto che in un giorno, nel quartiere dove si trova lei sono stati comunucati 14 positivi ed hanno letteralmente circondato l'area con l'esercito prelevando altra gente di forza, notizia che non appare nemmeno sul quotidiano locale; per chi non lo sapesse, in india ci sono 45 gradi in questa stagione e si arriverà anche a 48-50)
questa "facile" propagazione mette a serio rischio la struttura sanitaria.
Quindi, ciò che dicono in giappone è corretto, ma non risolve il problema se non per quella marea di beoti che crede sia la peste bubbonica (e non credo l'abbia detto neanche Burioni, per dire); ciononostante prenderla in coglionella significa un'altra Lombardia, in pochissimo tempo.
Infine, sicuramente è meno pericolosa di una influenza, ma 160 morti fra i medici in due mesi, sinceramente una influenza non li ha mai causati.
La compensazione sai, è come il vento; che fa dimenticare chi ci arbitra
A me non so se fa più incazzare lo sceriffo da balcone che se vede uno senza mascherina incomincia a inveire (ricordo che non è obbligatorio se si può mantenere la distanza di sicurezza, e cmq personalmente la porto per non dare adito a sterile polemiche) o quello che siccome ha letto che non è obbligatoria, non la mette nemmeno quando serve.annibale ha scritto: ↑lunedì 4 maggio 2020, 19:49
A me invece sembra che la questione ormai si affronti più da partigiani di una tesi (tutti in casa) o dell'altra (liberi tutti) e lo dico con amarezza. Il dibattito più che sulla sostanza delle cose si sta orientando sempre più su recriminazioni, accuse, rancori, caccia alle streghe perdendo di vista un confronto serio su come fare in modo che non succeda più una cosa del genere. Questo sia da parte dei politici che (volenti o nolenti) ci rappresentano sia da parte dell'opinione pubblica. Stamani sono stato in coda alla posta per un'oretta e ho sentito discorsi agghiaccianti, mi sembra che la situazione stia prendendo la piega di un "tutti contro tutti" in cui ognuno cerca di scaricare la propria rabbia su qualcuno, il che non porta a niente di buono.
La compensazione sai, è come il vento; che fa dimenticare chi ci arbitra
Che non c'hanno capito un cazzo ormai è conclamato.Dopo 50 giorni di lockdown pensavano e speravano di arrivare a contagi zero,ed invece arrivati alla data del 4 maggio ed essendo ancora nel bottino fino al collo,hanno dovuto un po allentare la pressione (seppur di poco)per il rischio di tenuta mentale e per non far morire il paese economicamente.Stamani sono rientrato al lavoro,siamo stati un ora ad ascoltare le disposizioni sanitarie aziendali,praticamente invece che in un azienda metalmeccanica pareva di essere in un reparto di malattie infettive.Alle 9 di mattina dopo aver sentito tutte le disposizioni mi era venuta voglia di rivestirmi e tornare a casa.E la domanda che mi faccio è questa:a cosa è servito chiudere 44 giorni?Allora non valeva la pena continuare a lavorare con le medesime disposizioni?se era solo un problema di troppa gente a giro,non bastava riorganizzare i trasporti e lasciare le fabbriche aperte facendo una turnazione tra gli operai come in pratica si dovrebbe fare ora?
....non ti lasceremo mai....sola...
Claudio, credo fermamente che il lock down sia stato instaurato NON PER RISOLVERE IL PROBLEMA (anche perchè nessuno nel mondo, tranne i soliti due o tre, lo ha mai detto) ma per arginarlo ed alleggerire una pressione sanitaria che era già diventata ingestibile; l'obbiettivo era appiattire la famosa curva, in modo da poter gestire tutti i nuovi malati da qui fino alla fine dell'epidemia.
La compensazione sai, è come il vento; che fa dimenticare chi ci arbitra