Easy però a volte mi pari estrapolare troppo.easy ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 14:05 Scusa Ivano, insisto. Se permetti sentirsi dire, okkio che ad Autunno il virus vi stempia, non è voler sentirsi dire la verità che piace di più. È una puttanata colossale, priva di ogni fondamento logico, e dirlo ora, quando ancora siamo con la xxxxx fino al collo, mi fa mettere nella posizione di dubitare anche di tutte le altre cose che uno dice, magari giuste. Oltre al fatto che non serve a niente se non ad aumentare l'ego abnorme e il senso di potere che hanno assunto questi omuncoli.
Che debba arrivare una seconda ondata è quasi certo perché finora è sempre stato così.. ovvio che non è certo, ma è molto probabile.
E da quello che ho letto io, ho sempre letto che la seconda ondata è MENO potente della prima, non foss'altro che per l'accresciuta resistenza della popolazione. Dove la seconda ondata può essere tremenda è per l'eventuale sottovalutazione... è questo forse su cui stanno picchiando questi virologi. Non ci vedo la contraddizione con altro detto di diverso in passato. La contraddizione è casomai con quello che sembrava essere il decorso del virus in Cina e quello visto in Europa, tanto che qualcuno ha già ipotizzato qualche mutazione o appunto qualche enorme insabbiamento in Asia (potrebbero essere vere entrambe).
E poi, al netto di questo... non è che le PREVISIONI dei medici siano necessariamente valide. Così come quelle degli economisti (ancora peggio, direi...), degli amministratori della legge o degli scienziati sociali. E non sempre per colpa loro... è che queste non sono materie deterministiche in cui puoi dire "Se faccio A succederà B". Non ho particolarmente simpatica la categoria dei medici, però non possiamo essere così ingenui da pretendere di poter prevedere decorsi ed evoluzioni di pandemie... fermo restando che qui di errori ne sono stati fatti di sicuro.
E per il resto... sono il primo a trovare interessante come il modello svedese possa fronteggiare la questione. Ad ora non mi pare che lo faccia meglio dell'approccio conservativo degli altri paesi, anzi. Certo i risultati (anche sociali si valutano alla fine, fra un anno forse. Però tieni conto di due differenze sostanziali con l'Italia: 1) la mancanza di un vero focolaio aggressivo e 2) una realtà sociale diversa.
Sono il primo a trovare insopportabile molti aspetti degli italiani... però tipicamente siamo pronti a sacrificare molte cose per la salute e i calcoli cinici sulla sostenibilità del sistema-paese li troviamo inaccettabili. A torto o a ragione (secondo me a ragione) siamo così.
Tieni presente poi che mi pare che tutti i paesi navighino a vista... tranne forse quelli che in passato hanno avuto l'accortezza di non smantellare il proprio sistema di terapie intensive. Ecco, è questa la lezione d imparare