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Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 13:24
da fabbuio
annibale ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 11:18
fate dei ragionamenti come se il coronavirus l'avesse inventato qualcuno apposta per facci votà i coglioni, lo stesso "qualcuno" che ora si diverte a facci sta a casa.
chiunque sappia un minimo di scienza ti ha detto e ridetto che se si riapre tutto a cazzo si rincomincia da capo, ma siccome ci si vuole sentir dire che va tutto bene e siamo in grado di controllare tutto, allora si fa finta di non sentire o, peggio, ci si incazza con quelle teste di cazzo che non c'hanno capito nulla e con quell'incapaci che non hanno ancora trovato una soluzione. come se fossimo onnipotenti e in grado di dare ogni risposta ad ogni domanda.
bene, prendete atto che non siamo onnipotenti, che ogni tanto ci sta anche di morire per qualcosa che non si riesce a curare e che non siamo in grado di risolvere sempre e comunque ogni imprevisto che la natura ci mette davanti.
ancora non l'avete capito che di fronte a questo virus nessuno ci sta capendo una sega? è di ieri la notizia che a Parigi hanno trovato tracce di virus nell'acqua (per ora) non potabile, in Corea persone date per guarite si sono positivizzate di nuovo.
e voi pretendete delle soluzioni certe ad un problema che ancora è incerto in tutto e per tutto ?
I virologi sono degli incapaci? può darsi, ma la scienza per avere delle risposte certe ha bisogno di mesi e mesi, quando non anni, di ricerche, o siete tutti esperti microbiologi che avete già la risposta in tasca?
vi chiedo: se riapre tutto come prima e se uno dei vostri cari (genitori, nonni o, perchè no, figli) muore perché becca il virus, siete pronti a dire "vabbè, però bisognava aprire perché sennò l'economia andava a picco"?
fatevi questa domanda e datevi una risposta.
Detta così sembra facile...chiudo tutto inculo al popolo se poi moie di fame tanto di qualcosa deve morì ....perché così andrà a finire ...i poveri in un mese e mezzo sono saliti di un terzo....e i soldi quelli spiccioli non arriveranno mai a tutti ma solo ad alcuni perché le cifre che occorrono liquide non ci sono per tutti......
Quindi non chiudo e creo possibile rivoluzione e io sarò in prima linea ...questo il primo assurdo caso...oppure apro con un minimo di criterio andando per gradi e in sicurezza.....così almeno un terzo della popolazione riprende ad incassare un po’ di soldi specie chi ora non sta ricevendo ne cassa integrazione ne le famose seicentoeuro...per non parla del prestito di 25.000 euro per le piccole aziende....per non parlare delle tasse che sono slittate (non tutte) di tre mesi, ma che poi arriveranno sommate a quelle NUOVE.....
Non è facile la decisione ma se devono dare là responsabilità a virologhi ed esperti che fino ad ieri nessuno sapeva chi erano per decidere le sorti di una nazione....siamo messi malino e come disse la Sora annamo bene...proprio bene.....
La mia piccola e insignificante verità è una sola,....la poltrona far di tutto per rimanerci, e le prove ci sono specie ora.....
Speriamo in bene che questi cialtroni sappiano bene cosa fare perché questa è l’ultima che hanno....di.......
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 13:36
da IVANO69
Andrew ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 12:51
Poi continua la nenia del
Nulla sarà più come prima
Ma sanno qualcosa che noi non sappiamo ? Non ce lo possono ancora dire? Ce lo faranno digerire poco per volta
I giornalai italiani sono i soli peggio dei politici italiani anche perché spesso sono i loro verbini
nulla sarà come prima te lo dissero anche nel 2008.
te lo dissero anche ai tempi dell'aids.
E del 2001
Bisogna entrare nell'ottica di variare alcuni dei nostri comportamenti che col cambiare della velocità del "mondo" non sono più sostenibili.
Nella fattispecie... evitare di baciarsi in bocca per salutà la gente o continuare a andà al lavoro anche quando sei PALESEMENTE malato (dioboia questa è una cosa che mi butta di fori!!!!) perchè tanto "ce la faccio, caa voi che sia!"
Evità di scaracchià sur viso della gente (ci son persone che ni garba di venitti a paà a un centimetro dar muso, anche questa un l 'ho mai capità..prima era una cosa di alito e basta, ora c'è anche dell'artro)
E lavassi o disinfetassi le mane più vorte di quello che si faceva, speciarmente se vai in ambienti che non sono ir tuo.
E tutto questo non per il CORONAVIRUS in sè, ma per il fatto che un cazzo di virus di xxxxx, poco letale per fortuna, ha messo in subbuglio ir mondo "civile". Figuriamoci se era davvero la peste bubbonica.
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 13:43
da easy
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 13:49
da claudio71
annibale ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 13:00
claudio71 ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 12:36
La realtà è difficilissima,ed a me a questo punto mi rimane difficile anche prendere una posizione.Devono tenere conto di tutto.Della salute dei cittadini in primis,della tenuta economica,perché se si scampa dal virus,poi ci deve essere la possibilità di ripartire,e infine della tenuta sociale,perché per esempio la mi moglie è dal 10 Marzo che non lavora e delle 600 euro per ora nessuna traccia.Per chi è in cassa integrazione e i soldi non li anticipa l'azienda temo sia lo stesso.Quando la gente avrà fame sarà un casino tenerla in casa.Questa non è un accusa a nessuno ma è il quadro della situazione...Un gran casino insomma
Che ci siano dei grossi problemi (economici e sociali) e che si debba cercare di dare delle risposte è fuori di dubbio, ma pretendere che qualcuno abbia la ricetta magica e con un colpo di bacchetta cancelli tutte le nostre preoccupazioni, mi pare una risposta emotiva e irrazionale, oltre che, permettetemi, anche un po' infantile.
Ho visto anch'io la trasmissione di Fazio ieri sera e le sue domande, ahi voi, erano dimolto pertinenti, tanto che nessuno ha saputo dargli delle risposte definitive.
Chi dice di avere in tasca le ricette giuste e infallibili vi prende solo per il culo, per tornaconto personale o politico.
Forse sareste tutti più tranquilli se ci fosse un Trump italiano che tutti i giorni dice "state boni che siamo vicini a riaprire tutto, eh!" "abbiamo tutto sotto controllo, ora passa", chissenefrega se poi in USA muoiono 2.000 persone al giorno (ufficiali perché reali no si sa), tanto per lo più sono negri e messicani che non hanno l'assicurazione per farsi curare e rompono pure i coglioni.
L'importante è che ci sia qualcuno che ti dica solo quello che ti piacerebbe sentirti dire.
Se hai avuto la pazienza di leggermi,avrai capito che quel tipo di personaggi che dici te,li detesto anch'io.Anzi,ho sempre detto che criticare sul divano era facile e riconosciuto che nessun capo politico si sarebbe voluto trovare a dover prendere certe decisioni.La mia era solo un analisi a 360 gradi della situazione
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 13:51
da IVANO69
annibale ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 13:00
Chi dice di avere in tasca le ricette giuste e infallibili vi prende solo per il culo, per tornaconto personale o politico.
Forse sareste tutti più tranquilli se ci fosse un Trump italiano che tutti i giorni dice "state boni che siamo vicini a riaprire tutto, eh!" "abbiamo tutto sotto controllo, ora passa", chissenefrega se poi in USA muoiono 2.000 persone al giorno (ufficiali perché reali no si sa), tanto per lo più sono negri e messicani che non hanno l'assicurazione per farsi curare e rompono pure i coglioni.
L'importante è che ci sia qualcuno che ti dica solo quello che ti piacerebbe sentirti dire.
E' esattamente quanto dicevo sopra, che te hai spiegato in modo molto più compensibile
Aggiungo, riguardo alla attuale situazione, che mi pare d'esse ai tempi der "Pisachefacaa", quando al sottoscritto, o ai vari Garu, Oldass veniva rimproverato "l'esser d'accordo e contenti della situazione"(intendo del Pisa) o addirittura di essere leccaculi di Corrado solo perchè non era tutto da buttare via e qualcosa di bono secondo noi c'era e si vedeva.
Qui nessuno è contento di stare a casa (a parte il sottoscritto perchè me la son goduta poo in questi 5 anni), magari a zeo euri e con la prospettiva di un futuro tutto da scrivere. NESSUNO. E detto fra noi, nessuno sta tessendo le lodi dei governanti de noantri.
Su questo è bene essere chiari, perchè sennò pare che qualcuno perchè c'ha la C.I. o stipendio garantito (io non sono fra questi, perlatro), sia contento di questa cosa.
Ma nemmeno vorrei ORA essere in UK, in USA, in Spagna o Francia ma nemmeno in Cina o India; la Germani è un caso a sè, tutto da studiare (dopo); siamo quelli che "ci devono dì la verità???" bene, noi siamo quelli che ci devono dì la "verità che ci garba", sennò ci garba parecchio le fregnacce
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 14:00
da easy
Ieri ho letto un pezzo sul Corriere che parlava della linea adottata dalla Svezia per reggere l'epidemia. È una linea morbida che prevede di lasciare tutto aperto (o quasi). L'epidemiologo che – in qualità di direttore dell’agenzia di sanità pubblica svedese – ha deciso di affrontare così l'emergenza si chiama Anders Tegnell. Il direttore è uno che parla chiaro: il mondo deve abituarsi all’idea di convivere con un virus endemico e quindi prepararsi a dosare le energie per una maratona. Fanculo allo stare a casa a fare il pane e sì ai runner e a un po' di socialità. Perché, dice Tegnell, "la salute mentale va preservata come quella fisica", e perché "non sappiamo quali danni può provocare questo stress sui bambini". Che gli vuoi dire a uno che parla così? Netto, lucido, zero retorica. (Che poi, da quando la salute mentale e quella fisica sono due cose separate? C'è voluta tutta una serie di pubblicazioni etichettate come Antropologia del corpo per ribadirlo. Pazzesco). Anche il direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, la vede come Tegnell e rilancia: il vaccino? Del vaccino non c’è ancora certezza. Quello che ci dobbiamo aspettare in futuro, cioè tra un paio di settimane in poi, è una serie di situazioni di stop and go, perché il fatto che ci saranno nuovi focolai è una certezza.
In Italia siamo vicini alla fase 2, che dovrebbe portarci a un graduale ritorno alla vita "normale", a quella vita in cui non riuscivamo più neanche a capire cosa stavamo facendo e perché. Ma a parte il solito pippone sul senso della vita che tanto non frega un cazzo a nessuno (c'era bisogno di una pandemia per chiederci cosa vogliamo fare non tanto nella vita ma della vita? No. E chiedercelo durante una pandemia non è il migliore dei momenti. “Leggo malissimo, scrivo con difficoltà, non mi concentro. È una situazione angosciante. Lasci stare le puttanate che raccontano i nani e i ballerini della televisione. Chi può stare bene a casa? Che fantasie idiote sono mai queste? Solo un irresponsabile può avere l’animo sereno in un momento così. In queste condizioni, la casa è un inferno”. Lo ha detto Cacciari durante una delle ultime interviste che gli hanno sfilato al telefono), a Stoccolma hanno pensato che con una chiusura a riccio come la nostra "poi riaprire sarà più difficile di quanto lo sia stato chiudere". Vedremo alla fine dell’anno chi sarà in grado d’affrontare meglio l’ondata di depressioni, povertà, alcolismo, limitazioni dei diritti portata da sta situazione inumana. Senza dimenticare che la vita "normale" alla quale vogliamo ritornare non è una vita sostenibile. Per carità, di buono c’è che fuori dal riccio alcuni di noi potranno finirla con tutta una serie di cazzate, che evidenziano le disuguaglianze e non ci appartengono come lo smart working. Roba anglosassone lo smart working. Noi il mito dell'efficienza non lo abbiamo mai avuto. Non voglio essere riduttivo ma essenziale: noi veniamo da un'altra cultura, quella greca, quella giudaico-cristiana. Noi italiani conosciamo la solidarietà demos cristiana. E non a caso l'unico welfare ancora in piedi è la Caritas.
La politica? La politica fa sempre lo stesso gioco. Si smarca, per ridursi a mera amministrazione ed è così che ci prende per il culo. Non si può addossare la colpa al destino di quanto è accaduto. Se abbiamo tre volte in meno i posti di rianimazione che in Germania o in Francia, non è colpa del destino malvagio ma di scelte fatte con il portafoglio aperto e la calcolatrice in mano.
E poi ecco che scoppia sempre la stessa guerriglia urbana tra poteri centrali, regioni, provincie, comuni, frazioni, quartieri, condomini. Eppure tutti sanno benissimo tutto. Quando metteremo mano a un riassetto istituzionale per coordinare la logica amministrativa? Manco pel cazzo. E quando faremo la riforma delle riforme? Quando manderemo a fare in culo i veri padri padroni di questo Paese? Sto parlando della burocrazia, dei burocrati.
Butto là altre cose: a me sembra che alcune misure attuate in Italia siano illogiche e palesemente eccessive, ne elenco un paio per chiudere sto pippone:
1) Perché un cittadino in Italia può passeggiare col suo cane mentre un genitore non può farlo con il proprio figlio minorenne (di due, tre, quattro, cinque o sei anni)? Sull’età dei bambini più vulnerabili in questa situazione che li priva di relazioni, il discorso è relativamente complesso, ma “basterebbe” consultare psicologi, psichiatri e neuroscienziati per mettersi d’accordo. Sta anche girando un appello di Uppa.it per chiedere di affrontare questo aspetto, ma la gente sgobba e la politica snobba.
2) Se io vivo in casa con la/il mia/mio compagna/o e voglio fare una passeggiata sotto casa (diciamo entro un raggio d’azione di al massimo 1km), perché non posso farlo? Per quale motivo chi non ha un giardino o un balcone deve scontare una penitenza ulteriore? Non ne vedo il senso. E questo sorvegliare e punire tra cittadini è il panopticon calato nella realtà, che si è integrato, è il panottico perfetto.
Chiudo: quando pensiamo sia il caso di intervenire a scuola e in famiglia per dare alla pedagogia la possibilità di formare persone consapevoli, autonome? Perché "l'Ortodossia consiste nel non pensare, nel non aver bisogno di pensare. L'Ortodossia è inconsapevolezza" (Orwell, 1984); perché l’educazione è un’altra cosa rispetto all’istruzione, sono due concetti che vanno in direzione opposta. E parlare di pedagogia non ha senso se le istituzioni (noi, loro) non le danno lo spazio e gli strumenti per raggiungere risultati sufficienti; prima di tutto, quello di poter dare a qualsiasi bimbo la possibilità di formarsi e maturare un proprio pensiero che non sia per forza di cose legato alle condizioni sociali e culturali della famiglia da cui proviene. Poi vedremo se i sorvegliati se ne staranno zitti e muti a casa a fare le brioche della zia Maria Antonietta, per rispettare un cazzo di hashtag (#ioresto...) – che è solo inadeguatezza, superstizione e mancanza di strategia – senza manco farsi almeno un paio domande.
Da 400 a 3000 euro di multa? Ma fottetevi.
Come diceva uno dei miei maestri all’imbrunire: diffidare di tutti coloro nei quali è forte l'istinto a punire.
Testo: nuanda - Dipinto: marco grassi
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 14:05
da easy
Scusa Ivano, insisto. Se permetti sentirsi dire, okkio che ad Autunno il virus vi stempia, non è voler sentirsi dire la verità che piace di più. È una puttanata colossale, priva di ogni fondamento logico, e dirlo ora, quando ancora siamo con la xxxxx fino al collo, mi fa mettere nella posizione di dubitare anche di tutte le altre cose che uno dice, magari giuste. Oltre al fatto che non serve a niente se non ad aumentare l'ego abnorme e il senso di potere che hanno assunto questi omuncoli.
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 14:14
da Andrew
easy ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 14:00
Ieri ho letto un pezzo sul Corriere che parlava della linea adottata dalla Svezia per reggere l'epidemia. È una linea morbida che prevede di lasciare tutto aperto (o quasi). L'epidemiologo che – in qualità di direttore dell’agenzia di sanità pubblica svedese – ha deciso di affrontare così l'emergenza si chiama Anders Tegnell. Il direttore è uno che parla chiaro: il mondo deve abituarsi all’idea di convivere con un virus endemico e quindi prepararsi a dosare le energie per una maratona. Fanculo allo stare a casa a fare il pane e sì ai runner e a un po' di socialità. Perché, dice Tegnell, "la salute mentale va preservata come quella fisica", e perché "non sappiamo quali danni può provocare questo stress sui bambini". Che gli vuoi dire a uno che parla così? Netto, lucido, zero retorica. (Che poi, da quando la salute mentale e quella fisica sono due cose separate? C'è voluta tutta una serie di pubblicazioni etichettate come Antropologia del corpo per ribadirlo. Pazzesco). Anche il direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, la vede come Tegnell e rilancia: il vaccino? Del vaccino non c’è ancora certezza. Quello che ci dobbiamo aspettare in futuro, cioè tra un paio di settimane in poi, è una serie di situazioni di stop and go, perché il fatto che ci saranno nuovi focolai è una certezza.
In Italia siamo vicini alla fase 2, che dovrebbe portarci a un graduale ritorno alla vita "normale", a quella vita in cui non riuscivamo più neanche a capire cosa stavamo facendo e perché. Ma a parte il solito pippone sul senso della vita che tanto non frega un cazzo a nessuno (c'era bisogno di una pandemia per chiederci cosa vogliamo fare non tanto nella vita ma della vita? No. E chiedercelo durante una pandemia non è il migliore dei momenti. “Leggo malissimo, scrivo con difficoltà, non mi concentro. È una situazione angosciante. Lasci stare le puttanate che raccontano i nani e i ballerini della televisione. Chi può stare bene a casa? Che fantasie idiote sono mai queste? Solo un irresponsabile può avere l’animo sereno in un momento così. In queste condizioni, la casa è un inferno”. Lo ha detto Cacciari durante una delle ultime interviste che gli hanno sfilato al telefono), a Stoccolma hanno pensato che con una chiusura a riccio come la nostra "poi riaprire sarà più difficile di quanto lo sia stato chiudere". Vedremo alla fine dell’anno chi sarà in grado d’affrontare meglio l’ondata di depressioni, povertà, alcolismo, limitazioni dei diritti portata da sta situazione inumana. Senza dimenticare che la vita "normale" alla quale vogliamo ritornare non è una vita sostenibile. Per carità, di buono c’è che fuori dal riccio alcuni di noi potranno finirla con tutta una serie di cazzate, che evidenziano le disuguaglianze e non ci appartengono come lo smart working. Roba anglosassone lo smart working. Noi il mito dell'efficienza non lo abbiamo mai avuto. Non voglio essere riduttivo ma essenziale: noi veniamo da un'altra cultura, quella greca, quella giudaico-cristiana. Noi italiani conosciamo la solidarietà demos cristiana. E non a caso l'unico welfare ancora in piedi è la Caritas.
La politica? La politica fa sempre lo stesso gioco. Si smarca, per ridursi a mera amministrazione ed è così che ci prende per il culo. Non si può addossare la colpa al destino di quanto è accaduto. Se abbiamo tre volte in meno i posti di rianimazione che in Germania o in Francia, non è colpa del destino malvagio ma di scelte fatte con il portafoglio aperto e la calcolatrice in mano.
E poi ecco che scoppia sempre la stessa guerriglia urbana tra poteri centrali, regioni, provincie, comuni, frazioni, quartieri, condomini. Eppure tutti sanno benissimo tutto. Quando metteremo mano a un riassetto istituzionale per coordinare la logica amministrativa? Manco pel cazzo. E quando faremo la riforma delle riforme? Quando manderemo a fare in culo i veri padri padroni di questo Paese? Sto parlando della burocrazia, dei burocrati.
Butto là altre cose: a me sembra che alcune misure attuate in Italia siano illogiche e palesemente eccessive, ne elenco un paio per chiudere sto pippone:
1) Perché un cittadino in Italia può passeggiare col suo cane mentre un genitore non può farlo con il proprio figlio minorenne (di due, tre, quattro, cinque o sei anni)? Sull’età dei bambini più vulnerabili in questa situazione che li priva di relazioni, il discorso è relativamente complesso, ma “basterebbe” consultare psicologi, psichiatri e neuroscienziati per mettersi d’accordo. Sta anche girando un appello di Uppa.it per chiedere di affrontare questo aspetto, ma la gente sgobba e la politica snobba.
2) Se io vivo in casa con la/il mia/mio compagna/o e voglio fare una passeggiata sotto casa (diciamo entro un raggio d’azione di al massimo 1km), perché non posso farlo? Per quale motivo chi non ha un giardino o un balcone deve scontare una penitenza ulteriore? Non ne vedo il senso. E questo sorvegliare e punire tra cittadini è il panopticon calato nella realtà, che si è integrato, è il panottico perfetto.
Chiudo: quando pensiamo sia il caso di intervenire a scuola e in famiglia per dare alla pedagogia la possibilità di formare persone consapevoli, autonome? Perché "l'Ortodossia consiste nel non pensare, nel non aver bisogno di pensare. L'Ortodossia è inconsapevolezza" (Orwell, 1984); perché l’educazione è un’altra cosa rispetto all’istruzione, sono due concetti che vanno in direzione opposta. E parlare di pedagogia non ha senso se le istituzioni (noi, loro) non le danno lo spazio e gli strumenti per raggiungere risultati sufficienti; prima di tutto, quello di poter dare a qualsiasi bimbo la possibilità di formarsi e maturare un proprio pensiero che non sia per forza di cose legato alle condizioni sociali e culturali della famiglia da cui proviene. Poi vedremo se i sorvegliati se ne staranno zitti e muti a casa a fare le brioche della zia Maria Antonietta, per rispettare un cazzo di hashtag (#ioresto...) – che è solo inadeguatezza, superstizione e mancanza di strategia – senza manco farsi almeno un paio domande.
Da 400 a 3000 euro di multa? Ma fottetevi.
Come diceva uno dei miei maestri all’imbrunire: diffidare di tutti coloro nei quali è forte l'istinto a punire.
Testo: nuanda - Dipinto: marco grassi
Chi l hs scritto ? Sto Guanda chi l è?
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 14:24
da Roberto
annibale ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 11:18
chiunque sappia un minimo di scienza ti ha detto e ridetto che se si riapre tutto a cazzo si rincomincia da capo,
da riapire tutto a cazzo a riaprire con una logica che possa permettere di lavorare c'e un bella differenza, guarda il discipinare della regione per riaprire i locali, già e difficile per un negozio, pensa a un bar come deve fa' con accessi limitati, plexigas sul bancone e servire colazioni a clienti con la mascherina, con uno o due clienti dentro e la fila fuori che aspetta per fare colazione,magari ha 5/6 dipendenti ma con gli accessi limitati ne basta uno a turno, gli altri come li paga ?
Poi a lavorare non è sicuro meglio non andare, invece a oggi io posso andare dal giornalaio, poi dal tabacchino, poi a fare la spesa, magari alla posta, oppure dall'ottico, appure andare da Vodafone a comprare la ricarica, andare al vivaio a comprare due piante, poi posso fare la passeggiata con i cani, alla fine della giornata quanto gente ho incontrato ? ma poi ti dicono : state a casa,.....
Meglio chi dice che dovremmo evitare di fare le cose tutti insieme per evitare assembramenti, cosi magari si puo' andare a mangiare una pizza dalle 5 fino a mezzanotte perche l'ora di cena sarebbe troppo affollata, oppure andare al cinema alle tre di notte, oppure far giocare una partita invece di novanta minuti che so', 4 o 5 ore cosi i tifosi si scaglionano. Il problema è che siamo in mano a gente che dei problemi reali del lavoro non ne ha la minima idea........
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 14:27
da annibale
Easy, sulla Svezia aveva già risposto qualche tempo fa, la differenza fondamentale tra noi e loro è che loro si fidano delle loro istituzioni e quindi, fondamentalmente, sono ben disposti ad accogliere ogni indicazione che venga da chi li governa, noi tutto il contrario.
sull'illogicità di alcune scelte italiane può anche essere, ma ti faccio notare che quasi tutti gli altri paesi del mondo non hanno trovato di meglio che imitare l'Italia dopo averci presi per il culo.
su quello che dici dei bambini mi trovi d'accordo, tanto che per me le prime cose che sarebbero da riaprire, con le adeguate misure, sono proprio le scuole, magari prolungandole per tutto luglio.
ma siccome non vengono calcolate nel PIL, chissenefrega!
Re: coronavirus
Inviato: lunedì 20 aprile 2020, 14:27
da annibale
Roberto ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 14:24
annibale ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 11:18
chiunque sappia un minimo di scienza ti ha detto e ridetto che se si riapre tutto a cazzo si rincomincia da capo,
da riapire tutto a cazzo a riaprire con una logica che possa permettere di lavorare c'e un bella differenza, guarda il discipinare della regione per riaprire i locali, già e difficile per un negozio, pensa a un bar come deve fa' con accessi limitati, plexigas sul bancone e servire colazioni a clienti con la mascherina, con uno o due clienti dentro e la fila fuori che aspetta per fare colazione,magari ha 5/6 dipendenti ma con gli accessi limitati ne basta uno a turno, gli altri come li paga ?
Poi a lavorare non è sicuro meglio non andare, invece a oggi io posso andare dal giornalaio, poi dal tabacchino, poi a fare la spesa, magari alla posta, oppure dall'ottico, appure andare da Vodafone a comprare la ricarica, andare al vivaio a comprare due piante, poi posso fare la passeggiata con i cani, alla fine della giornata quanto gente ho incontrato ? ma poi ti dicono : state a casa,.....
Meglio chi dice che dovremmo evitare di fare le cose tutti insieme per evitare assembramenti, cosi magari si puo' andare a mangiare una pizza dalle 5 fino a mezzanotte perche l'ora di cena sarebbe troppo affollata, oppure andare al cinema alle tre di notte, oppure far giocare una partita invece di novanta minuti che so', 4 o 5 ore cosi i tifosi si scaglionano. Il problema è che siamo in mano a gente che dei problemi reali del lavoro non ne ha la minima idea........
e quindi?