Garu ha scritto: ↑giovedì 16 aprile 2020, 11:52
Comunque c'è Piacenza, Emilia Romagna, che è la prima provincia in italia per numero di morti in rapporto al numero di abitanti, e seconda per numero di contagiati. In % batte sia Bergamo che Brescia. Anche loro avevano richiesto a Regione e Governo la chiusura totale, ma anche loro non li ha caati nessuno. Non capisco perché di loro però non se ne parli da nessuna parte...
Il problema GROSSO, ma grosso davvero, è che aldilà del comportamento individuale (sul quale non si potrà mai fare chiarezza perchè nessuno dirà mai che ha fatto come cazzo ni pare indipendentemente dai moniti, ma più semplicemente si alzerà la voce "c'avevano a pensà LORO", noi siamo semplici cittadini) vi sono stati a mio giudizio (ma io un so e un conto un cazzo, ma se mi avete letto nelle settimane scorse additavo proprio, AMBULATORI, CLINICHE, OSPEDALI, come principali punti di partenza occulti dei focolai) dei comportamenti presumibilmente CRIMINOSI (e sui quali si sta indagando) da parte dei gestori di alcune RSA e magari cliniche/assistenze private e che sono state denunciate in primis da chi ci lavorava e non dalla magistratura così, perchè un sapeva cosa, e sulle quali si sta indagando.
Non so se la situazione di Piacenza (che è molto più "lombarda" per altro come modus vivendi ed anche culturalmente: avevo amici di Lodi che si sentivano quasi piacentini, per dire...) è paragonabile a ciò che è successo in Lombardia, certo è che anche lì, a bocce ferme, andrà fatta una seria indagine e stabilire le responsabilità
Per quanto riguarda la tua domanda, Garu, tieni anche presente che ora tutte le parti politiche interessate, da una parte e dall'altra, cercano di tirare l'acqua al proprio mulino per salvarsi il culo; e la scusa più ricorrente da parte di chi ha subito un torto è sempre ,"io l'avevo detto, ma un m'ha mai caato nessuno" e dall'altra è "a me un m'ha detto una sega nessuni". Non so se questo sia il caso di Piacenza, ci mancherebbe.
Ricordo, per citare alcuni aneddoti di vita vissuta, che il commissario straordinario (eravamo in amministrazione controllata, alla Lucchini) della ditta in cui lavoravo prima, mi rimproverò per essere rimasto senza scorta di un materiale di consumo che usavamo all'altoforno; io replicai che ero stato proprio al suo ufficio un mese prima per chiederne l'autorizzazione all'acquisto.
"Carmignani", mi disse lui, "se lei alle donne gliel'ha chiesta una volta sola mi sa che ha pipato poo"