coronavirus

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Moderatore: Pietrino

  • easy ha scritto: giovedì 14 maggio 2020, 22:51
    claudio71 ha scritto: giovedì 14 maggio 2020, 22:40 Bella puntata di "Otto e mezzo" su La7.Ospite Ranieri Guerra che a precisa domanda della Gruber sul perché dei così ancora tanti contagi in Lombardia ha detto che non se lo sanno spiegare (ma va?strano!).A quel punto Barisoni di Radio24 gli ha detto di stare tutti un po meno in TV, e di tornarci quando hanno risposte più chiare sui luoghi dove ci si contagia;se nelle Rsa,negli ospedali,sui posti di lavoro o addirittura in famiglia.Perché secondo uno studio recente (ha citato la fonte ma non la ricordo)sui luoghi di lavoro avvengono solo il 4% dei contagi,mentre pare che la maggior parte avvengano in famiglia.Quindi questi cervelloni di sto cazzo,hanno dato indicazioni al governo di chiudere le aziende,farci stare in casa, poi si scopre che è più facile contagiarsi in casa che sul posto di lavoro.Ed infatti quello volevo dire ad Ivano ed Annibale l'altro giorno,era proprie questo.Mi hanno fatto stare a casa quasi due mesi per cosa?la nostra ditta più che un azienda metalmeccanica pare un reparto di malattie infettive,ed allora con le disposizioni attuali si poteva anche continuare a lavorare,bastava dare il tempo ai datori di lavoro di organizzarsi,così magari qualche impresa che ora rischia la chiusura,la potevi salvare
    Troppo difficile da capire Claudio
    Vedi,io sono uno che mi accontento di poco,di quello che quasi tutti si possono permettere,una pizza con la famiglia e amici una volta al mese,il nostro Pisa,e dieci giorni di vacanza all'anno.Sapere che chissà tra quanto tempo potro' rifare queste cose,mi provoca un misto tra incazzatura e depressione.Poi chiaramente pensi a chi ha problemi più seri,di salute e di lavoro,ed allora ti senti fortunato...ma de...vive così senza sapere con certezza quando finirà è dura
    ....non ti lasceremo mai....sola...
  • claudio71 ha scritto: giovedì 14 maggio 2020, 22:40 Bella puntata di "Otto e mezzo" su La7.Ospite Ranieri Guerra che a precisa domanda della Gruber sul perché dei così ancora tanti contagi in Lombardia ha detto che non se lo sanno spiegare (ma va?strano!).A quel punto Barisoni di Radio24 gli ha detto di stare tutti un po meno in TV, e di tornarci quando hanno risposte più chiare sui luoghi dove ci si contagia;se nelle Rsa,negli ospedali,sui posti di lavoro o addirittura in famiglia.Perché secondo uno studio recente (ha citato la fonte ma non la ricordo)sui luoghi di lavoro avvengono solo il 4% dei contagi,mentre pare che la maggior parte avvengano in famiglia.Quindi questi cervelloni di sto cazzo,hanno dato indicazioni al governo di chiudere le aziende,farci stare in casa, poi si scopre che è più facile contagiarsi in casa che sul posto di lavoro.Ed infatti quello volevo dire ad Ivano ed Annibale l'altro giorno,era proprie questo.Mi hanno fatto stare a casa quasi due mesi per cosa?la nostra ditta più che un azienda metalmeccanica pare un reparto di malattie infettive,ed allora con le disposizioni attuali si poteva anche continuare a lavorare,bastava dare il tempo ai datori di lavoro di organizzarsi,così magari qualche impresa che ora rischia la chiusura,la potevi salvare
    La Lombardia sembra essere come gli USA e la Gran Bretagna, non riesce ad abbattere al curva dei contagi. Pare che sia collegato al numero dei contagiati: più questo è alto, più la diminuzione è lenta, come se ci fosse stato un effetto di accumulo che superata una certa soglia ne renda più difficle la diminuzione (tipo le particelle radioattive). Nel suo piccolo anche la Svezia sembra avere un problema simile. Nelle altre regioni la diminuzione è più marcata, anche se rimane pià lenta in Piemonte e Marche (o a livello nazionale in Francia o Spagna) piuttosto che in Friuli o in Toscana. In ogni caso non farei l'errore di pensare che il decorso di una malattia sia qualcosa che si possa prevedere o seguire come fosse la traiettoria di un corpo celeste: purtroppo il processo di apprendimento è "on the fly" e credo che aspettarsi qualcuno che dice con sicurezza "ora andrà così e non cosà" sia pretendere troppo. Il problema è che loro stessi non avrebbero dovuto farlo.

    Anche sulla propagazione nell'ambiente abbiamo ancora un po' da capirci. Da quel che mi pare di ricordare è vero che a casa avviene la maggior parte dei contagi RISCHIOSI, ovvero quelli che riguardano anziani e soggetti a rischio cioè la stragrande maggioranza di coloro che ci muoiono o necessitano di grandi cure. Però gli asintomatici lo prendono di più in altri luoghi, principalmente luoghi chiusi, poco ventilati e abbastanza affollati. In special modo dove si toccano frequentemente superfici e dove si urla e si canta: le chiese, ma anche le fabbriche. Non so la tua azienda cosa faccia, ma mi pare di capire che i contesti dove ci sono contatti ravvicinati (bastano pochi metri) che si prolungano nel tempo e dove si debba alzare spesso la voce siano particolarmente rischiosi. Per dire, in Corea il punto principale di diffusione sono state le chiese, mentre in USA la fabbriche, specie alimentari. Poi è vero, a casa avvengono i contagi più dannosi ma il problema è che non puoi buttare fuori di casa tuo padre o tuo nonno; magari cercare di non contrarre il contagio evitando di andare al lavoro però sì.
    Questo non per giustificare necessariamente le decisioni prese: ad esempio la gente non avrebbe dovuto stare a casa ma il più possibile all'aperto, seppur a distanza di sicurezza. E' che sul momento non è così facile da capirlo o prevederlo: i tempi per gli studi di diffusione purtroppo sono meno rapidi di quelli per prendere decisioni.

    Comunque qui c'è un bell'articolo (in inglese) che ho trovato seguendo i link consigliati da Sirjodic:
    https://www.erinbromage.com/post/the-ri ... avoid-them
    mostra qualche studio su ristoranti e call center. Un po' di cautela ci vuole, insomma
    Non potete pagarmi tanto poco quanto poco io possa lavorare (anonimo jugoslavo)
  • Il tifoso deve essere consapevole che di calcio capisce poco (chi l'ha detto 'un me lo riordo, ma è vero)
  • djakomo ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 0:20
    claudio71 ha scritto: giovedì 14 maggio 2020, 22:40 Bella puntata di "Otto e mezzo" su La7.Ospite Ranieri Guerra che a precisa domanda della Gruber sul perché dei così ancora tanti contagi in Lombardia ha detto che non se lo sanno spiegare (ma va?strano!).A quel punto Barisoni di Radio24 gli ha detto di stare tutti un po meno in TV, e di tornarci quando hanno risposte più chiare sui luoghi dove ci si contagia;se nelle Rsa,negli ospedali,sui posti di lavoro o addirittura in famiglia.Perché secondo uno studio recente (ha citato la fonte ma non la ricordo)sui luoghi di lavoro avvengono solo il 4% dei contagi,mentre pare che la maggior parte avvengano in famiglia.Quindi questi cervelloni di sto cazzo,hanno dato indicazioni al governo di chiudere le aziende,farci stare in casa, poi si scopre che è più facile contagiarsi in casa che sul posto di lavoro.Ed infatti quello volevo dire ad Ivano ed Annibale l'altro giorno,era proprie questo.Mi hanno fatto stare a casa quasi due mesi per cosa?la nostra ditta più che un azienda metalmeccanica pare un reparto di malattie infettive,ed allora con le disposizioni attuali si poteva anche continuare a lavorare,bastava dare il tempo ai datori di lavoro di organizzarsi,così magari qualche impresa che ora rischia la chiusura,la potevi salvare
    La Lombardia sembra essere come gli USA e la Gran Bretagna, non riesce ad abbattere al curva dei contagi. Pare che sia collegato al numero dei contagiati: più questo è alto, più la diminuzione è lenta, come se ci fosse stato un effetto di accumulo che superata una certa soglia ne renda più difficle la diminuzione (tipo le particelle radioattive). Nel suo piccolo anche la Svezia sembra avere un problema simile. Nelle altre regioni la diminuzione è più marcata, anche se rimane pià lenta in Piemonte e Marche (o a livello nazionale in Francia o Spagna) piuttosto che in Friuli o in Toscana. In ogni caso non farei l'errore di pensare che il decorso di una malattia sia qualcosa che si possa prevedere o seguire come fosse la traiettoria di un corpo celeste: purtroppo il processo di apprendimento è "on the fly" e credo che aspettarsi qualcuno che dice con sicurezza "ora andrà così e non cosà" sia pretendere troppo. Il problema è che loro stessi non avrebbero dovuto farlo.

    Anche sulla propagazione nell'ambiente abbiamo ancora un po' da capirci. Da quel che mi pare di ricordare è vero che a casa avviene la maggior parte dei contagi RISCHIOSI, ovvero quelli che riguardano anziani e soggetti a rischio cioè la stragrande maggioranza di coloro che ci muoiono o necessitano di grandi cure. Però gli asintomatici lo prendono di più in altri luoghi, principalmente luoghi chiusi, poco ventilati e abbastanza affollati. In special modo dove si toccano frequentemente superfici e dove si urla e si canta: le chiese, ma anche le fabbriche. Non so la tua azienda cosa faccia, ma mi pare di capire che i contesti dove ci sono contatti ravvicinati (bastano pochi metri) che si prolungano nel tempo e dove si debba alzare spesso la voce siano particolarmente rischiosi. Per dire, in Corea il punto principale di diffusione sono state le chiese, mentre in USA la fabbriche, specie alimentari. Poi è vero, a casa avvengono i contagi più dannosi ma il problema è che non puoi buttare fuori di casa tuo padre o tuo nonno; magari cercare di non contrarre il contagio evitando di andare al lavoro però sì.
    Questo non per giustificare necessariamente le decisioni prese: ad esempio la gente non avrebbe dovuto stare a casa ma il più possibile all'aperto, seppur a distanza di sicurezza. E' che sul momento non è così facile da capirlo o prevederlo: i tempi per gli studi di diffusione purtroppo sono meno rapidi di quelli per prendere decisioni.

    Comunque qui c'è un bell'articolo (in inglese) che ho trovato seguendo i link consigliati da Sirjodic:
    https://www.erinbromage.com/post/the-ri ... avoid-them
    mostra qualche studio su ristoranti e call center. Un po' di cautela ci vuole, insomma
    grazie djack, seguendo il tuo link ho trovato anche questo, dello stesso autore, che fa u quadro generale più completo:
    https://www.erinbromage.com/post/where-we-are-now
    Non so se sei riuscito ad ascoltare questo video in cui spiegano abbastanza bene anche come mai i dati della Lombardia sembrano seguire un andamento al di fuori del modello delle altre regioni d'Italia.
    https://www.youtube.com/watch?time_cont ... e=emb_logo
    In più il professore Battiston ha scritto un libro interessante sulla "matematica del Virus", che mi conferma l'idea che ho sempre avuto che, invece di affidarsi a casi con andamenti simili di altre epidemie come la SARS, affidandosi ad epidemiologi, i "nostri governanti" si siano messi nelle mani di Virologi, che però farebbero un altro mestiere di fondo....
    Secondo battiston, i dati delle Lobardia sembrano essere "fuori curva" perchè sono stati persi e dati un po' troppo "alla cazzo di cane", per usare un eufemismo... ;) :mrgreen:
    Team vincenti condividono gli stessi principi: Spinta maniacale all’eccellenza,
    Impegno vs una “causa comune”, Fiducia, Comunicazione chiara, Responsabilità, Integrità, Umiltà, Lavoro di Squadra.
    In Pratica
    niente teste di cazzo.
  • https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca ... lg3TK.html

    qua ormai siamo al bipolarismo conclamato
  • Hanno affidato le nostre vite a degli squilibrati
  • easy ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 11:00 Hanno affidato le nostre vite a degli squilibrati
    Ahahahah ha sentito "l'odore dei soldi".....che faccia da culo......"The Champ of assface"... :arrow: :arrow: :arrow: :arrow: :mrgreen: :mrgreen:
    Team vincenti condividono gli stessi principi: Spinta maniacale all’eccellenza,
    Impegno vs una “causa comune”, Fiducia, Comunicazione chiara, Responsabilità, Integrità, Umiltà, Lavoro di Squadra.
    In Pratica
    niente teste di cazzo.
  • Lo ridio
    Il problema di questo paese è l assunsione di responsabilità
    Oneri e onori
    Se vai a coprire in certo posto ne assumi anche la responsabilità e gli oneri non solo un lauto stipendio
    Invece in italia mai nessunompaga per le sue cazzate tranne i piccoli
    I consulentoni della minchia hankokpreteso l imminita su quanto da loro deciso e glielo hanno concessa !!!
    Pisa pesa il pepe al papa
  • easy ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 10:58 https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca ... lg3TK.html

    qua ormai siamo al bipolarismo conclamato
    Questo è veramente top
    Che pezzo di mer.da che è luilì
    Poi fisso a lavorare vai, sempre in TV a pontificare e a dire una cosa e poi il contrario 7 gg dopo
    Una m.erda lui e chi lo chiama e lo paga
    Ultima modifica di Andrew il venerdì 15 maggio 2020, 12:19, modificato 1 volta in totale.
    Pisa pesa il pepe al papa
  • claudio71 ha scritto: giovedì 14 maggio 2020, 23:38 Vedi,io sono uno che mi accontento di poco,di quello che quasi tutti si possono permettere,una pizza con la famiglia e amici una volta al mese,il nostro Pisa,e dieci giorni di vacanza all'anno.Sapere che chissà tra quanto tempo potro' rifare queste cose,mi provoca un misto tra incazzatura e depressione.Poi chiaramente pensi a chi ha problemi più seri,di salute e di lavoro,ed allora ti senti fortunato...ma de...vive così senza sapere con certezza quando finirà è dura
    Ecco, hai sintetizzato anche il mi stato d essere
    Pisa pesa il pepe al papa