ЭВРО? НЕТ !!!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2019, 2:06
Ripiglio la discussione economica partita nel thread sull'Arena, ad uso e consumo di radical-chic in salsa piddina, luogocomunisti e in generale per tutti coloro che, come me, sono di sx ma che ancora non hanno capito e vorrebbero capire meglio le cose. QUeste non sono lezioni nè tantomento si vuole insegnare nulla a nessuno. Solo un luogo di confronto di idee, vanno bene le prese per il culo ma i toni eccessivi no, por favor. Nell'ultima risposta, il nostro Negro ha infatti un po' esagerato, io non prendo per il culo nessuno. Argomento e provo a discutere ma almeno si risponda nel merito.
Per es, vorrei ribadi' che la corruzione in Italia non c'entra un cazzo con l'andamento economico. Paesi generalmente considerati più civili del nostro, sperimentano anche loro corruzione e ruberie (spagna Francia, Germania stessa) ma nessuno si sogna di mettere in relazione questo dato con le loro prestazioni economiche.
Questo sentimento antiitaliano a prescindere è l'equivalente di quello che addossa tutte le colpe alla Germania e all'euro.
Evidentemente in questo paese di cacca governato da gente discutibile, è pacifico che la corruzione, l'allocazione ingiusta e furfantesca delle risorse, le ruberie dei partiti, le mangiatoie pubbliche e quant'altro abbiano gravato eccome sulla collettività. Ma da qui a invocare un'imitazione del modello "nordico", di quello dei bravi e perfetti, ce ne corre......Bravi e perfetti un par di palle. Nell'ultimo intervento ho sottolineato che l'Italia è stato l'unico paese ad aver rispettato sempre tutti i parametri e vincoli europei, a differenza degli altri che in un modo o nell'altro (dumping salariale, surplus strutturale delle partite correnti, sforamento del 3% ecc...) hanno quasi sempre violato gli accordi che i benpensanti nostrani rievocano ogni volta per ricordarci quanto siamo cattivi e furbi.
Sarebbe ora di finirla di glorificare gli altri, perchè se c'è qualcuno che in Europa fa il furbo (e non parlo di corruzione che c'entra una fava), quello non siamo noi davvero.
Poi, caro Negro, il Giappone c'entra eccome, perchè hai detto che dobbiamo rimetterci alla volontà dei mercati e io ti ho ribattuto che i mercati, in un paese che funziona, che è libero e sovrano, li metti in riga. Punto. Che poi il Giappone negli anni 90 abbia avuto difficoltà, non significa nulla, si chiama economia, tutti sperimentano alti e bassi. Anzi, proprio il fatto che da 20 anni in Europa le cose non vanno, con tutti i paesi in crisi e in deficit ed un unico paese che ci guadagna, dovrebbe far riflettere. Ma evidentemente è troppo comodo far finta di nulla, dire che facciamo schifo noi e non provare a fare uno sforzo per capire. Poi ci stupiamo come un Landini qualsiasi che l'Europa impone la moderazione salariale, il precariato, lo schiavismo sulla pelle degli immigrati senza neanche provare a capire che il mercantilismo tedesco non è altro che una forma di conquista (a mezzo esportazione di deflazione) che non è sostenibile nel lungo periodo (la fine dell'Argentina la fai nell'euro, perchè un cambio troppo forte per la tua economia, ti distrugge) con il progetto europeo che molti immaginano. Semmai è coerente con quanto concepito da economisti e filosofi liberali, reazionari, conservatori che invocano la distruzione dello stato, non pericolosi gruppuscoli di potere (che pure esistono) e lobbies varie che agirebbero da dietro le quinte. Attali (chiedetevi cosa ci fa sempre lì, Attalì.....da Mitterand a Macron, sempre lì a consiglia'...), Hayek, Monti e tutti i loro epigoni antistato con le loro criminali idee liberiste, globaliste, radicalcapitaliste le hanno sempre sostenute apertamente. Da questo punto di vista, stanno riuscendo nei loro propositi: distruggere gli Stati nazionali per favorire il settore privato ovunque, una mega struttura sovranazionale magari non eletta da nessuno sotto cui vige la legge del pià ricco e potente. Inutile fare i finti tonti e invocare investimenti, stato funzionante, progresso, miglioramento delle condizioni di lavoro. Evidentemente qualcuno, come il sottoscritto da giovane, ha creduto troppo al sogno europeo, che altro non è: un sogno, irrealizzabile. Un sogno che è roba diversa invece da come è stato effettivamente concepito. Uno strumento nelle mani del grande capitalismo nordeuropeo per rimettere in riga le classi subalterne che negli anni 70 e 80 avevano rialzato un po' troppo la cresta. Per questo un vero sostenitore di sx dovrebbe essere contro l'Europa a matrice germano-mercantilistica (in quanto questo progetto è quanto di più reazionario possa immaginare la mente umana). Un mercantilismo quello alemanno che tra l'altro viene ammantato da un'aurea moralistica per cui chi esporta è bravo e chi importa è un coglione e che oltre a cozzare con l'economia e le sue leggi, è anche fortemente reazionario e imperialista, si basa sull'impoverimento dei vicini. Che è quello che è accaduto ovunque in europa, particolarmente qui da noi. Non c'è bisogno di parlare di salari reali per capirlo, basta l'esperienza quotidiana (ma se serve si possono citare dati).
Quindi per favore finiamola di denigrare questo paese che, pur con tutti i suoi problemi e la sua ridicola classe dirigente, ha cmq il merito di avere ancora un'economia solida (frutto di quanto fatto nel passato soprattutto) e di aver rispettato i vincoli imposti. Non siamo noi ad aver rubato un'economia intera (quella della Germania dell'Est) in perfetto stile post-sovietico; non siamo noi ad aver inventato i minijobs pagati 3-400 e che alterano tutti i dati sull'occupazione; non siamo noi ad aver ricattato i lavoratori con lo spauracchio delocalizzazione (o vi tagliate gli stipendi o ce ne andiamo); non siamo noi a truccare i conti del debito pubblico; non siamo noi a sforare il deficit del 3% (parametro basato sul nulla, inventato proprio da Attalì.....fatevele due domande, diocane); non siamo noi a drogare di finanziamenti i "maiali" (PIGS) affinchè abbiano più inflazione e quindi comprino i beni dei "superuomini" e degli "ariani" bravi e perfetti ( che infatti sono gli unici ad essere in surplus da anni).
Altro che corruzione e corruzione, cazzo...
Per es, vorrei ribadi' che la corruzione in Italia non c'entra un cazzo con l'andamento economico. Paesi generalmente considerati più civili del nostro, sperimentano anche loro corruzione e ruberie (spagna Francia, Germania stessa) ma nessuno si sogna di mettere in relazione questo dato con le loro prestazioni economiche.
Questo sentimento antiitaliano a prescindere è l'equivalente di quello che addossa tutte le colpe alla Germania e all'euro.
Evidentemente in questo paese di cacca governato da gente discutibile, è pacifico che la corruzione, l'allocazione ingiusta e furfantesca delle risorse, le ruberie dei partiti, le mangiatoie pubbliche e quant'altro abbiano gravato eccome sulla collettività. Ma da qui a invocare un'imitazione del modello "nordico", di quello dei bravi e perfetti, ce ne corre......Bravi e perfetti un par di palle. Nell'ultimo intervento ho sottolineato che l'Italia è stato l'unico paese ad aver rispettato sempre tutti i parametri e vincoli europei, a differenza degli altri che in un modo o nell'altro (dumping salariale, surplus strutturale delle partite correnti, sforamento del 3% ecc...) hanno quasi sempre violato gli accordi che i benpensanti nostrani rievocano ogni volta per ricordarci quanto siamo cattivi e furbi.
Sarebbe ora di finirla di glorificare gli altri, perchè se c'è qualcuno che in Europa fa il furbo (e non parlo di corruzione che c'entra una fava), quello non siamo noi davvero.
Poi, caro Negro, il Giappone c'entra eccome, perchè hai detto che dobbiamo rimetterci alla volontà dei mercati e io ti ho ribattuto che i mercati, in un paese che funziona, che è libero e sovrano, li metti in riga. Punto. Che poi il Giappone negli anni 90 abbia avuto difficoltà, non significa nulla, si chiama economia, tutti sperimentano alti e bassi. Anzi, proprio il fatto che da 20 anni in Europa le cose non vanno, con tutti i paesi in crisi e in deficit ed un unico paese che ci guadagna, dovrebbe far riflettere. Ma evidentemente è troppo comodo far finta di nulla, dire che facciamo schifo noi e non provare a fare uno sforzo per capire. Poi ci stupiamo come un Landini qualsiasi che l'Europa impone la moderazione salariale, il precariato, lo schiavismo sulla pelle degli immigrati senza neanche provare a capire che il mercantilismo tedesco non è altro che una forma di conquista (a mezzo esportazione di deflazione) che non è sostenibile nel lungo periodo (la fine dell'Argentina la fai nell'euro, perchè un cambio troppo forte per la tua economia, ti distrugge) con il progetto europeo che molti immaginano. Semmai è coerente con quanto concepito da economisti e filosofi liberali, reazionari, conservatori che invocano la distruzione dello stato, non pericolosi gruppuscoli di potere (che pure esistono) e lobbies varie che agirebbero da dietro le quinte. Attali (chiedetevi cosa ci fa sempre lì, Attalì.....da Mitterand a Macron, sempre lì a consiglia'...), Hayek, Monti e tutti i loro epigoni antistato con le loro criminali idee liberiste, globaliste, radicalcapitaliste le hanno sempre sostenute apertamente. Da questo punto di vista, stanno riuscendo nei loro propositi: distruggere gli Stati nazionali per favorire il settore privato ovunque, una mega struttura sovranazionale magari non eletta da nessuno sotto cui vige la legge del pià ricco e potente. Inutile fare i finti tonti e invocare investimenti, stato funzionante, progresso, miglioramento delle condizioni di lavoro. Evidentemente qualcuno, come il sottoscritto da giovane, ha creduto troppo al sogno europeo, che altro non è: un sogno, irrealizzabile. Un sogno che è roba diversa invece da come è stato effettivamente concepito. Uno strumento nelle mani del grande capitalismo nordeuropeo per rimettere in riga le classi subalterne che negli anni 70 e 80 avevano rialzato un po' troppo la cresta. Per questo un vero sostenitore di sx dovrebbe essere contro l'Europa a matrice germano-mercantilistica (in quanto questo progetto è quanto di più reazionario possa immaginare la mente umana). Un mercantilismo quello alemanno che tra l'altro viene ammantato da un'aurea moralistica per cui chi esporta è bravo e chi importa è un coglione e che oltre a cozzare con l'economia e le sue leggi, è anche fortemente reazionario e imperialista, si basa sull'impoverimento dei vicini. Che è quello che è accaduto ovunque in europa, particolarmente qui da noi. Non c'è bisogno di parlare di salari reali per capirlo, basta l'esperienza quotidiana (ma se serve si possono citare dati).
Quindi per favore finiamola di denigrare questo paese che, pur con tutti i suoi problemi e la sua ridicola classe dirigente, ha cmq il merito di avere ancora un'economia solida (frutto di quanto fatto nel passato soprattutto) e di aver rispettato i vincoli imposti. Non siamo noi ad aver rubato un'economia intera (quella della Germania dell'Est) in perfetto stile post-sovietico; non siamo noi ad aver inventato i minijobs pagati 3-400 e che alterano tutti i dati sull'occupazione; non siamo noi ad aver ricattato i lavoratori con lo spauracchio delocalizzazione (o vi tagliate gli stipendi o ce ne andiamo); non siamo noi a truccare i conti del debito pubblico; non siamo noi a sforare il deficit del 3% (parametro basato sul nulla, inventato proprio da Attalì.....fatevele due domande, diocane); non siamo noi a drogare di finanziamenti i "maiali" (PIGS) affinchè abbiano più inflazione e quindi comprino i beni dei "superuomini" e degli "ariani" bravi e perfetti ( che infatti sono gli unici ad essere in surplus da anni).
Altro che corruzione e corruzione, cazzo...