schedina valida o no?

[SATOLLO]

[Odino]

Chi non scrive qui sopra è complice dei Petroni

[OspiteOspitoso]

Occhio palle ...

[ca.scio.]

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[OspiteOspitoso]

Invitiamo Masiero su La Schedina ?!

Molestie in redazione giornalista condannato
L’Appello ribalta la sentenza di primo grado per l’ex caporedattore del Corriere «Frasi e apprezzamenti osceni alla collega e un finto profilo Fb per contattarla»

Livornomerda. Prima «i ripetuti e continui apprezzamenti volgari e a sfondo sessuale» su alcune caratteristiche fisiche della collega, poi la creazione di un finto profilo Facebook collegato però alla propria mail, attraverso il quale contattarla in chat nel tentativo di portarla fuori a cena. Un comportamento che avrebbe convinto la donna «a modificare il proprio abbigliamento costringendola ad indossare indumenti larghi e a collo alto».
Sono questi i termini dell’accusa che hanno portato nei giorni scorsi la corte d’appello di Firenze a ribaltare la sentenza di primo grado condannando a un mese di arresto e al pagamento delle spese processuali con l’accusa di molestie (la pena non è stata sospesa), Gabriele Masiero, 45 anni, ex caporedattore del Corriere di Livornomerda, il quotidiano fondato da Cristiano Lucarelli nel 2007 e chiuso tre anni dopo con diversi strascichi giudiziari.
L’inchiesta della squadra mobile è iniziata nel gennaio 2009 quando la giovane giornalista si è presentata negli uffici della questura raccontando di quanto - a suo dire - avveniva in redazione. In particolare la redattrice ha raccontato agli investigatori che nel mese di novembre era stata contatta sulla chat di Facebook da un certo Marco Rossi.
«Sei proprio bella e quel seno ... scusa se sono troppo diretto, ma mi sembra ipocrita fare inutili convenevoli: mi piaci e cerco incontri di sesso. Se ti va rispondimi, altrimenti scusa per il disturbo». Dal proseguo della conversazione finita agli atti dell’inchiesta, il caporedattore nonostante la risposta negativa della ragazza, avrebbe risposto: «Peccato, mi piaci proprio tanto e avevo iniziato a fantasticare... un bacio». Il collegamento tra l’imputato e il falso account è stato svelato dalla stessa vittima delle molestie. «Preoccupata dell’accaduto mi sono messa a controllare i dati personali del molestatore scoprendo che era nato lo stesso giorno dell’allora caporedattore. Insospettita dalla coincidenza - in quanto Masiero aveva più volte fatto apprezzamenti pesanti su di me e mi aveva invitata a seguirlo in bagno, ho scoperto che sia lui che Marco Rossi avevano la stessa mail per accedere a Facebook».
Un particolare confermato anche dagli agenti della polizia postale, mentre i colleghi della vittima hanno raccontato davanti al pubblico ministero gli episodi nei quali il caporedattore avrebbe fatto apprezzamenti osceni sulla collega.
Prove che in primo grado, non hanno convinto il giudice Carlo Cardi che il 25 ottobre 2010 ha assolto il giornalista con formula piena. Due settimane dopo il pm Luca Masini ha impugnato la decisione. Tra i passaggi chiave dell’appello la contestazione della mancata ed erronea interpretazione dell’articolo che riguarda le molestie. Perché - scrive il magistrato - «le condotte sono state gravemente invasive della dignità e della tranquillità, complessivamente della sfera di libertà e della personalità della persona offesa, la quale ha, a ragione, reagito sul piano processuale a
pesanti intrusioni nella sfera privata ed ad attacchi alla propria professionalità». Un quadro che - secondo il pm - poteva configurare il reato di stalking, entrato però in vigore dopo la presentazione della denuncia. Ora la battaglia si sposta in Cassazione.

[SATOLLO]

io ci vorrei anche lui:

NEW YORK - Lapo Elkann sarebbe di nuovo nei guai. Alcuni mezzi di informazione Usa hanno riferito che è stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York per aver simulato un sequestro allo scopo di ottenere dalla famiglia 10mila dollari dopo aver speso tutto il contante insieme a una escort con cui avrebbe fatto due giorni di festini a Manhattan, consumando alcol e droga. Secondo tre giornali americani, il 25 gennaio il nipote di Gianni Agnelli dovrà comparire davanti a una corte per la formalizzazione dell'accusa di falsa denuncia. Fonti vicine a Elkann, interpellate dall'Ansa, hanno dichiarato "di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata".

New York Daily News, Daily Beast e Hollywood reporter sostengono di aver avuto le informazioni relative al caso dalla polizia. Stando alla loro ricostruzione, Lapo sarebbe arrivato a New York giovedì per la festa del Ringraziamento e avrebbe contattato una escort (transgender, secondo il New York Daily News) con la quale avrebbe trascorso due giorni di eccessi tra alcol e droga (marijuana e cocaina).

Sempre secondo i media Usa, finiti i soldi, la escort avrebbe pagato per altra droga ed Elkann avrebbe promesso di restituire il denaro, quindi avrebbe escogitato il piano del falso sequestro, raccontando ai propri familiari di essere trattenuto contro la sua volontà da una donna che gli avrebbe fatto del male se non gli avessero fatto pervenire 10mila dollari.

Un rappresentante della famiglia - proseguono i tre giornali - si sarebbe rivolto alla polizia, che avrebbe organizzato la finta consegna del denaro bloccando la coppia. Gli investigatori avrebbero accertato che l'idea era stata di Elkann: caso chiuso per la escort, ma non per il 39enne imprenditore della moda, al quale sarebbe stata consegnata una citazione a comparire in tribunale.

Lapo Elkann

[Odino]

Se la vendita del Pisa non avviene in tempi brevi, il topic su Petroni continua a fare pagine su pagine. Quindi chiedetevi: a chi conviene veramente che il Pisa non venga venduto?
Chi è che è sempre stato invidioso del primato della schedina?
Chi è che rema contro, quindi?

[SATOLLO]

Uguccione e quarella

[SATOLLO]

e anche mucco

[Odino]

e ugolino e pietrino

[Odino]

c'è una congiura a più teste in atto, e noi siam le vittime.