Sì però purtroppo ormai non è più possibile scindere il campo dall'extra-campo.Marsan 4.0 ha scritto: ↑giovedì 23 maggio 2024, 11:44Sì, ma non capisco il punto: quindi meglio non essere competitivi fino a quando sarà tutto pronto?Nerazzurro78 ha scritto: ↑giovedì 23 maggio 2024, 11:06E infatti a Como sono nel casino. Non stanno trovando dove giocare. I risultati sul campo prescindono dalle strutture ma i problemi logistici no. Se tu fossi in A e ti venissero le tifoserie numerose delle grandi squadre voglio vedè dove li metteresti.Marsan 4.0 ha scritto: ↑lunedì 20 maggio 2024, 14:57 Senza le strutture non si può fare la A? Mah, vorrei vedere le strutture del Cagliari (promosso l'anno scorso), per non parlare ovviamente di quelle del Como o, se una andasse in A, di Venezia o Catanzaro. La mancanza di strutture non mi pare impedisca di fare buoni campionati, senza la necessità di andare in A: a me suona più come una giustificazione di una gestione sportiva molto, molto deficitaria.
Cioè, i risultati del campo vengono dopo le strutture, per noi tifosi? Io davvero non me ne capacito: peraltro potrebbe essere un'attesa quasi messianica, visto che non sta scritto da nessuna parte che i progetti infrastrutturali debbano necessariamente concretizzarsi.
Personalmente, da tifoso, io mi auguro che il Pisa non si limiti a vincere 8 partite su 31, in casa, in 14 mesi: poi se si dovesse giocare altrove pazienza, ce ne faremo una ragione. Ma io voglio vedere il Pisa giocare per vincere: non il campionato eh, ma almeno per essere in linea con le potenzialità della società. A me del centro sportivo me ne frega il giusto: tifo per il Pisa, non per il centro sportivo: vado a guardare una partita di calcio, non i cantieri.
Se il calcio è - come lo è per tutti noi tifosi ultra 40enni - fondamentalmente un'emozione, allora è vero: vado a guardare solo la partita di calcio. Dal punto di vista emotivo la mia presidenza ideale è stata quella di xxxxxxxx: credo di poter ricordare praticamente ogni partita, ogni sensazione, ogni incazzatura ed esaltazione di quel triennio.
Il problema è che nella situazione attuale del calcio italiano un tifoso non può più preoccuparsi solo della partita, della stagione. Quando una retrocessione non è più un declassamento ma un possibile scenario apocalittico, devi trovare il modo di far sì che il club possa assorbirla senza necessariamente temere il fallimento. La famosa frase "l'importante è che non retroceda la società" è stata additata come stupidaggine solo da chi non capisce un cazzo di come è messo il calcio in Italia. Lo dico senza cognizione di causa, ma se fossi un salernitano o un ternano sarei piuttosto preoccupato di cosa possa succedere al mio club ad agosto.
Non era certo quello che sognavo, ma purtroppo nel mondo aziendalizzato e cannibalizzato dalla logica commerciale anche le società di calcio devono investire tempo ed energie più fuori dal rettangolo verde che dentro: o meglio, possono focalizzarsi solo sul campo se a) hanno ottenuto una discreta capacità di autosostentamento oppure b) se ne fregano della sostenibilità e provano a far plusvalenza del club rivendendolo in una categoria superiore a quella in cui lo hanno lasciato.
Non dico che il Pisa sia stato fino ad oggi particolarmente bravo a seguire il modello a), però di sicuro non ha scelto il modello b). Da tifoso purtroppo - ripeto, purtroppo - non posso più scindere la conformazione di una buona rosa e di una buona area tecnica dalla realizzazione di strutture che diano valore aggiunto alla società e che magari ne impediscano il collasso in caso disgraziato di retrocessione.
Poi sono d'accordo con te, non necessariamente deve essere una struttura fisica: i casi di Empoli e Lecce - che devono essere i nostri veri modelli, altro che il Como o men che meno l'Atalanta - ti dicono che l'organizzazione, il settore giovanile, l'occhio lungo sul territorio sono anche più importanti di stadi e centri sportivi. Però la forza di queste realtà è in quello che sta nascosto sotto il risultato della prima squadra, che appunto a volte nel loro caso si è inabissata anche recentemente fino alla C per rimbalzare però poi più forte di prima