Il pisano

[Marsan 2.0]

sì, Vittu, però dé: ti vorrei ricordare che anche Mussolini iniziò la propria esperienza di governo con una fase "legalitaria", accettando le regole del parlamento (per quanto l'incarico di Capo del governo gli fu affidato dopo la marcia su Roma e, nel paese, lo squadrismo fascista mietesse vittime): lascia perde che nel 25 emanò le cosiddette "leggi fascistissime", sempre con l'appoggio di qualche "illuminato" liberale dei popolari e che da lì in poi prese avvio la costruzione dello stato autoritario.
Per dire: non è che se vinci le elezioni (e Mussonolini nemmeno le vinse) sei legittimato a poter fare tutto quello che c@zzo di pare, grazie a un parlamento di nominati che ti voterebbero anche il peggio provvedimento di merd@. A me il monocameralismo abbinato al premio di maggioranza e a un sistema elettorale in cui l'elettore non sceglie nulla, ecco, mi fa parecchio càa.

[PISANODALONTANO]

Esiste il sistema elettotale perfetto?

[Marsan 2.0]

No, però ne esistono tanti che fanno stracàa e, sotto questo aspetto, in Italia non ci possiamo lamentare.

Poi, anche lì: tutti ce l'hanno contro il proporzionale, che poi è il sistema utilizzato (con formule differenti) in paesi "incivili" quali i paesi scandinavi, l'olanda, l'austria...in germania (che tanto piace a vittu) c'è un sistema misto, per dì...e un è il sistema elettorale il (solo) problema del paese: son gli italiani, rappresentati benissimo dalla classe politica di ogni epoca, compresi i grillini, quelli che entrano nelle istituzioni pensando che la politica si faccia con le frasi a effetto ("apriremo il parlamento come una scatoletta di tonno"), salvo poi risultare praticamente inutili perché per mantenere un (preteso) profilo di superiorità morale non riesci a negoziare nemmeno sulle ca'ate, né a livello nazionale né a livello locale...specchio, anche loro, del cittadino che pensa di saperla lunga.

[Marsan 2.0]

Toh, mi è arrivato stamattina il libro di un collega dell'Università di Padova, M. Almagisti, dal titolo "Una democrazia possibile". Nel primo capitolo, in una breve rassegna delle riflessioni sulla democrazia, scrive giustamente (p. 19): "Negli anni Venti e Trenta del Novecento, la democrazia viene cancellata dall'Europa continentale attraverso gli stessi istituti democratici. Per evitare il ripetersi di tali processi, dopo la Seconda Guerra mondiale, i costituzionalisti hanno cercato di predisporre anticorpi che contrastassero le degenerazioni democratiche. [...] Tuttavia, neppure il rafforzamento delle garanzie costituzionali rende immuni le procedure democratiche dagli utilizzi impropri".
Ecco, l'abolizione del bicameralismo (in generale, non parlo del bicameralismo perfetto) può essere letta come un indebolimento delle garanzie costituzionali: così come le procedure democratiche, a seconda del modo in cui vengono strutturate, possono produrre esiti assolutamente poco democratici (vedi il caso russo), specie in abbinamento alla cultura politica di un paese. In Gran Bretagna non esiste alcuna costituzione scritta che vieti al Premier di instaurare una dittatura: semplicemente non ci si pone neppure il problema, poiché una scelta di tal fatta provocherebbe l'insorgere di una società civile - quella britannica - che ha talmente interiorizzato i valori della democrazia liberale da non poter consentire improvvisi cambi di regime. E attenzione: il sistema elettorale britannico, per tornare in tema, è quanto di meno "democratico" ci sia, tenuto conto che in un collegio uninominale in cui concorrano 3 candidati che si attestino intorno a medesime percentuali elettorali (diciamo 37, 33 e 30), il seggio lo vince quello che prende anche un solo voto in più (in questo caso il 37%) e il resto dei voti dei cittadini (63%) vengono buttati nel cesso.
La domanda è: al di là che son quasi 70 anni che in Italia abbiamo un regime democratico, siamo sicuri che il popolo italiano insorgerebbe di fronte a un uso distorto di procedure (formalmente) democratiche?

[SATOLLO]

forse che si, forse che no

[Vittu]

se uno vuol fare una dittatura, e ha il popolo alle spalle, gli importa una sega dei paletti costituzionali... in compenso, così, perlomeno il paese avrà una direzione, invece di avere governi in balia di mastella e bossi...

[ale.pisa]

Se la direzione è quella che n'ha dato renzi si sta freschi.
Un mi sembra che fino ad oggi li siano mancati i voti per approvare quello che voleva, quando gliel'ha dati Berlusconi, quando verdini, Alfano e compagnia bella li hanno sempre fatto da stampella..ora che gli mancano i voti del centro ci pensano i pan di stelle.
Di sicuro questo governo non si può lamentare dei paletti costituzionali, hanno fatto quello che volevano e sono addirittura riusciti a fa più caa di chi c'era prima.

[Quarto podere]

se uno vuol fare una dittatura, e ha il popolo alle spalle, gli importa una sega dei paletti costituzionali... in compenso, così, perlomeno il paese avrà una direzione, invece di avere governi in balia di mastella e bossi...

Ha ragione Vittu.
E mi pare anche che i tempi per un'ltra dittatura siano maturi, anche perchè la democrazia è venuta un po' a noia.
Dopo un po' di dittatura e ,magari un po' di guerra si ritornerà alla democrazia, hai visto mai!

[Andrew]

Scherzaci!
Non ho ancora deciso se il periodo attuale mi ricorda di più gli anni precedenti la caduta dell impero romano o gli anni 20 e 30 del 1900

[clau]

Eh sì, uguale uguale al ventennio

[kiffe72]

ma la bimba ceccardi offesa nel locale a pisa???? un s'esagera??? no?????
bel mi' voltaire........